Per il giudice è stato un omicidio
preterintenzionale quello avvenuto davanti al locale Frontemare
di Miramare (Rimini) in cui perse la vita il vigile del fuoco,
Giuseppe Tucci, 34 anni di Foggia, aggredito a pugni dal
buttafuori della discoteca nel giugno del 2023. Questo
pomeriggio il gup Vinicio Cantarini ha condannato a 12 anni di
reclusione Klajdi Mjeshtri, 28 anni, di origine albanese. Il pm
Davide Ercolani aveva chiesto una condanna a 20 anni di carcere
e in aula questa mattina aveva portato una sagoma di uomo per
mostrare la forza e la devastazione dei colpi ricevuti da Tucci.
Mjeshtri è difeso dagli avvocati Massimiliano Orrù e Piero
Ippoliti del foro di Rimini. Il buttafuori è in carcere a Rimini
dal 12 giugno 2023, giorno della morte, sopraggiunta in
ospedale, di Tucci. Il vigile del fuoco aveva solo 34 anni, era
originario di Foggia e padre di un bimbo.
Secondo la consulente del giudice "le lesioni al collo, vale
a dire quelle da polpastrelli e le unghiature depongono per un
afferramento energico dello stesso da parte di soggetto posto al
davanti che opera con la mano sinistra". Il tutto per la perizia
del Ctu indicherebbe "un'azione reiterata ravvicinata". Ma il
giudice ha ritenuto di dover derubricare il reato da volontario
a preterintenzionale. La parte civile nel processo è
rappresentata dall'avvocato Marco Ditroia che difende il padre
di Giuseppe, Claudio Tucci che al termine del processo si è
avvicinato al giudice, per protestare. La mamma Lella invece era
fuori dall'aula e stringeva in mano la foto del figlio. "È
questo l'esempio che diamo ai nostri figli? Si può morire
andando in discoteca?", hanno urlato tra le lacrime i genitori
del 34enne. La Procura presenterà appello e molto probabilmente
lo farà anche la parte civile.
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