"Anche il mese di febbraio sarà a
zero ore lavorate per la quasi totalità dei lavoratori addetti
alla produzione". È l'allarme che lancia la Fiom Cgil in merito
a Maserati, spiegando come l'aggiornamento sia giunto negli
ultimi giorni durante un incontro con il Tridente per il
monitoraggio e l'andamento degli ammortizzatori sociali.
"Fino alla metà di marzo - spiega Fiom - le lavoratrici ed i
lavoratori della Maserati non varcheranno i cancelli della
fabbrica e si compirà il terzo mese consecutivo di cassa
integrazione, l'ultimo giorno lavorato risale infatti al 22
novembre scorso. Questo si aggiunge ad un bilancio del 2024 che
- aggiunge il sindacato - non segna un solo dato positivo:
prodotte poco più di 200 auto. L'occupazione si è ridotta con
numeri a 3 cifre, 150 lavoratori in meno solo attraverso le
uscite incentivate a cui si aggiungono una rilevante quantità di
dimissioni volontarie di lavoratori che hanno scelto altri
posti di lavoro, nei quali magari poter percepire interamente la
retribuzione. Gli investimenti relativi all'atelier anche quando
completati non consentiranno certo la ripresa. Servono altri
investimenti, Modena deve avere nuove possibilità, nuovi modelli
su cui lavorare. Se è vero che Modena è il cuore di Maserati
quel cuore sta battendo troppo piano".
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