Il Museo civico del Risorgimento
di Bologna accoglie dal 6 al 16 febbraio la mostra collettiva
'Fragmented Nations (on dropping bomb*shells)', una riflessione
sulla natura incerta e fragile del tempo presente attraverso
sette opere video degli artisti Bojan Stojčić, Daniil Revkovskyi
e Andrii Rachynskyi, Marco Brambilla, Rashid Masharawi, Sasha
Kurmaz, Shabi Habib Allah e Younès Ben Slimane. Il progetto
espositivo, a cura di Carmen Lorenzetti e Dušan Josip Smodej, è
promosso dal Settore Musei Civici in collaborazione con Oou
Nomadic Gallery e rientra nel programma istituzionale di Art
City Bologna.
'Fragmented Nations' presenta la frammentazione come
condizione geopolitica e realtà esistenziale: giustapponendo
display contemporaneo e storico, la mostra fa entrare in
risonanza i manufatti conservati nella collezione permanente del
Museo civico del Risorgimento, testimonianze delle aspirazioni
alla costruzione dell'Unità d'Italia da cui mossero le guerre di
Indipendenza del XIX secolo, con le precarietà del (dis)ordine
globale del XXI secolo. Il dialogo tra passato e presente
illumina così la natura ricorsiva dei conflitti e la fragilità
delle identità nazionali.
Le opere selezionate interrogano i temi cruciali delle
relazioni geopolitiche, dei conflitti, delle migrazioni e delle
tecnologie di sorveglianza, invitando gli spettatori a
riflettere sulla dissonanza tra le promesse di unificazione e le
realtà della frammentazione. Mentre la storia e le narrazioni
contemporanee si scontrano, le forze che plasmano sia la
persistenza che la dissoluzione delle nazioni vengono sfidate.
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