"La sfida del ripopolamento
dell'Appennino può essere vinta solo con una visione che io
definisco metromontana, una visione che tiene insieme, in
armonia, città, montagna e pianura. L'Emilia-Romagna vincerà le
sfida future solo le affronterà tutte insieme, tenendo unite le
parti del nostro territorio e non facendo solo un ragionamento
legato alla via Emilia". Lo sostiene Maurizio Fabbri, Presidente
dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna,
intervenuto oggi alla presentazione di "Sette montagne, otto
colline e una pianura", volume realizzato dagli statistici
Gianluigi Bovini e Franco Chiarini dedicato proprio alle aree
interne avvenuta nel corso di un convegno organizzato dalla Cisl
nei locali e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna.
"Negli ultimi anni - dice Fabbri - è nata una nuova
consapevolezza, cioè che il futuro delle aree montane e interne
è soprattutto nelle mani di chi le vive e che bisogna lasciare
da parte l'approccio un po' troppo rivendicativo e vittimistico
del passato: questa nuova consapevolezza, ad esempio, ha
permesso all'Appennino bolognese di vincere tutti i bandi
possibili del Pnrr".
Nell'elogiare il volume di Bovini e Chiarini, Fabbri ha
sottolineato come "i tanti numeri, le tante informazioni
contenute nel libro sono fonte preziosa per gli amministratori
pubblici. E lo dico anche alla luce della mia esperienza di
sindaco di un Comune dell'Appennino come Castiglione dei Pepoli.
Negli ultimi anni è cresciuta l'attenzione per la montagna,
partendo dalla consapevolezza che esistono tante tipologie di
Appennino e che ogni zona è diversa dall'altra. Ma c'è un dato
comune: bisogna lavorare insieme, far collaborare tutte le aree
sia appenniniche, sia di pianura. Solo così possiamo vincere le
nostre sfide comuni".
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