Sul Comune di Bologna da questa
mattina è esposto uno striscione per chiedere la liberazione di
Alberto Trentini, il cooperante del Cefa detenuto in Venezuela
dal 15 novembre scorso. "Da oggi Bologna avrà questo striscione
con il suo volto e il suo nome, finché non avremo finalmente di
nuovo Alberto Trentini tra noi", dice il sindaco di Bologna,
Matteo Lepore, che ha incontrato i media in piazza Maggiore con
Francesco Tosi, presidente di Cefa onlus, e Alice Fanti,
direttrice di Cefa onlus.
"Il Comune di Bologna ha deciso di esporre la foto di Alberto
Trentini, il cooperante italiano, oggi detenuto in Venezuela.
Come comunità bolognese abbiamo esposto altre foto per altre
ragazze e ragazzi che erano all'estero e sono stati in qualche
modo catturati durante il loro lavoro di cooperanti, o nel caso
di Patrick Zaki, anche solo per aver parlato del regime egiziano
online - ha spiegato Lepore - Sappiamo quanto sia importante
oggi prendere posizione e non abbassare la guardia. Chiediamo
che Alberto trentini venga liberato e che si faccia di tutto
perché possa tornare dai suoi familiari nel nostro Paese", è
l'auspicio del primo cittadino bolognese.
"Non abbiamo notizie certe di Alberto Trentini", dice la
direttrice di Cefa, Alice Fanti, che è anche "una grande amica
di Alberto, che è una persona onesta, professionale, oltre che
un professionista preparato e attento. Chiediamo che la sua
liberazione avvenga nel più breve tempo possibile - conclude -
perché siamo molto preoccupati per lui".
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