BOLOGNA, 08 FEB - Gianni Indino non ce l'ha fatta: il presidente della Confcommercio di Rimini e del Silb regionale, il sindacato delle discoteche, è morto oggi a 70 anni dopo essere stato colpito, una settimana fa, da un aneurisma. Era ricoverato in rianimazione all'ospedale Bufalini di Cesena. Ne dà notizia il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad.
Conosciutissimo nel mondo della Riviera romagnola, ma non solo, Indino era da decenni uno dei protagonisti del turismo e in particolare del mondo della notte. Negli ultimi anni, soprattutto durante l'emergenza Covid, era stato in prima linea nella gestione delle vicende che riguardavano le limitazioni a locali e discoteche.
Indino era nato a Oria (Brindisi) nel '76 ma subito emigrato con la famiglia a Torino. A 22 anni cercò lavoro nei locali della Riviera romagnola e lo trovò a Radio Rimini, alloggiando alla Pensione Portofino. La carriera cominciò alla consolle da dj nelle discoteche riminesi e romagnole, proseguì al microfono delle radio e perfino come cantante e talent scout, ricorda il sindaco riminese. "Di Gianni - scrive Sadegholvaad - mi sorprendeva sempre la gioia e il gusto di vivere, in ogni suo aspetto. Era un generoso e anche nella sua evoluzione da responsabile di Confcommercio e Silb e presidente del Caar ha costantemente cercato di restituire al territorio e alle imprese riminesi, in termini di sostegno, competenza, determinazione, quel calore disinteressato con cui Rimini, nel lontano 1976, lo accolse. Una storia d'amore, lunga quasi 50 anni, che oggi si conclude all'improvviso, spezzando il cuore di chi come noi lo ha conosciuto in tutti gli aspetti durante il suo tempo di vita". "Può stare accanto ed essere ricordato come quei pionieri del turismo che lui tanto ammirava - conclude - mentre muoveva i primi passi nell'industria del divertimento e dello spettacolo".
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