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Simula violenza sessuale per non pagare tassista, denunciata

Simula violenza sessuale per non pagare tassista, denunciata

A Bologna, 38enne lo aveva già fatto in passato

BOLOGNA, 13 febbraio 2025, 14:11

Redazione ANSA

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Per non pagare la corsa in taxi, prima ha detto di non avere contanti e si è fatta accompagnare a uno sportello bancomat, poi ha accusato falsamente il tassista di averla molestata. Ma l'espediente non ha retto e alla fine la donna, una 38enne di Cattolica (Rimini), è stata denunciata dalla polizia. E' accusata di simulazione di reato, insolvenza fraudolenta, resistenza a pubblico ufficiale e percosse. Inoltre è stata sanzionata per atti osceni e per ubriachezza manifesta.
    I fatti sono avvenuti ieri sera in via Venezian, a due passi dalla questura di Bologna. A chiamare il 113 è stato lo stesso tassista, un 54enne al quale la donna aveva chiesto di essere portata a uno sportello bancomat per prelevare e saldare il conto. Scesa dall'auto avrebbe cominciato a comportarsi in modo strano, denudandosi come se volesse fare i propri bisogni in strada. L'uomo, preoccupato, ha così avvisato la polizia.
    All'arrivo della pattuglia la 38enne si è ulteriormente agitata e ha preso a schiaffi il tassista, sostenendo di avere subito molestie sessuali durante la corsa. Le sue parole confuse e contraddittorie sono state smentite prima dal tassista, poi anche dalla visione di alcune telecamere di sorveglianza.
    La donna, che ha avuto un atteggiamento aggressivo anche verso gli agenti, ha infine ammesso di essersi inventata tutto per non pagare la corsa in taxi. E' emerso che la 38enne aveva già fatto la stessa cosa almeno altre tre volte in passato, inventando violenze sessuali per non pagare tassisti.
   

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