BOLOGNA, 21 FEB - Lunedì 24 a Bologna, al cinema Medica, parte la campagna referendaria della Cgil Emilia-Romagna con un'assemblea delle assemblee regionali. Sul palco ci saranno i rappresentanti di Magistratura democratica, Anpi, Rete per la riforma della cittadinanza, Arci e Udu. Concluderà la giornata il leader nazionale della Cgil Maurizio Landini, di nuovo sotto le Due Torri a meno di due settimane dal lancio della campagna nazionale.
"Stiamo costituendo 350 comitati referendari territoriali, miriamo ad averne uno per ogni comune del territorio", spiega il segretario regionale Massimo Bussandri. Ma l'obiettivo è costituirne anche all'interno delle aziende: "Puntiamo ad arrivare a mille comitati tra territoriali e aziendali".
Per Bussandri "i cinque referendum sono un grande fatto democratico, consentiamo a milioni di cittadini e a tanti emiliano-romagnoli di esprimersi direttamente sulle loro condizioni materiali che riguardano lavoro, diritti, cittadinanza". E quella referendaria "non è una battaglia di pochi né di retroguardia, è una battaglia per tutti quelli che credono nel futuro di questo Paese".
Il segretario regionale evita di mettere un'asticella sul risultato da raggiungere lungo la via Emilia, uno dei territori più sindacalizzati del Paese: "Dobbiamo raggiungere il quorum a livello nazionale, non esiste un piano B".
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