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L'ispettore generale di Gogol al Celebrazioni di Bologna

L'ispettore generale di Gogol al Celebrazioni di Bologna

Domani e sabato in scena con Rocco Papaleo

BOLOGNA, 13 marzo 2025, 14:18

Redazione ANSA

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L'ispettore generale di Nikolaj Gogol, uno dei capolavori della drammaturgia russa scritto nel 1836, ma ancora oggi tragicamente attuale, conduce in un mondo in cui l'ingiustizia e il sopruso dominano l'esistenza: l'opera, con la regia di Leo Muscato e Rocco Papaleo nei panni del protagonista, è in scena al Teatro Celebrazioni di Bologna il 14 e 15 marzo alle 21.
    L'ispettore generale è una commedia degli equivoci, la cui trama si basa su un malinteso: Chlestakov (Daniele Marmi), un giovane e frivolo viaggiatore di passaggio in un paesino sperduto, viene scambiato per un alto funzionario dello Stato ingaggiato dallo zar per indagare sulla condotta dei funzionari cittadini, tutti corrotti. L'equivoco scatena conseguenze nefaste per i notabili del piccolo villaggio, primo tra tutti il Podestà (Papaleo), che si troveranno a vivere il giorno più lungo e tragico della loro esistenza, col timore di venire smascherati.
    Satirico, dissacrante e divertente, il testo di Gogol si prende gioco delle piccolezze morali di chi detiene il potere e si ritiene intoccabile; e attraverso la comicità denuncia l'ipocrisia e la burocrazia corrotta della Russia zarista.
    Qualche anno prima della stesura della farsa gogoliana "per controllare la vita e l'operato dei suoi sudditi - racconta Muscato - lo zar Nicola I istituisce un nuovo organo di Stato chiamato Terza Sezione. È una sorta di inquisizione che persegue e ostacola tutti i liberi pensatori, fra cui Dostoevskij, Puškin e Gogol stesso. In breve tempo questo sistema scatena un processo di burocratizzazione della macchina amministrativa e aumenta esponenzialmente il livello di corruzione fra i funzionari statali".
   

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