I vigili del fuoco hanno definito un "unicum al mondo" quello che si è creato a Bargi, dove il 9 aprile 2024 un improvviso e devastante scoppio sotterraneo ha ucciso sette lavoratori impegnati in un collaudo ad un generatore della centrale idroelettrica di Enel Green Power, sul lago di Suviana e ne ha feriti altri sei, facendo crollare e allagare parte della struttura.
Un anno dopo, per la delicatezza e la complessità delle operazioni, le indagini sul grave incidente sul lavoro sull'Appennino bolognese avanzano lentamente, ma a breve potrebbe arrivare una prima svolta. Alla vigilia dell'anniversario, sindacati e istituzioni, chiedono intanto di accelerare.
Durante l'inverno la consulenza tecnica disposta dalla Procura di Bologna è rimasta ferma: non era possibile accedere ai luoghi sommersi, lo svuotamento dei locali ha richiesto tempo e precauzioni per la sicurezza e solo in questi giorni i pm hanno comunicato formalmente la ripresa delle attività. Il prossimo passo l'immersione dei sommozzatori dei vigili del fuoco, per poter staccare dalle pareti e prelevare, al piano -6 della centrale, alcune parti dell'impianto: componenti elettronici da analizzare in combinazione alle scatole nere, già estratte. Per procedere si chiederà ai tecnici se si tratta di attività irripetibile e se, come probabile, arriverà risposta affermativa, la conseguenza saranno le prime iscrizioni nel registro degli indagati con la comunicazione alle parti, in modo che tutti, indagati e persone offese, possano eventualmente designare consulenti e partecipare.
Tutto è avvenuto in circa sei secondi, hanno detto i periti nella relazione preliminare depositata lo scorso autunno. Ma obiettivo di chi indaga è capire non solo come e perché sia successo, ma soprattutto se ci fosse un margine di prevedibilità e se l'ambiente di lavoro fosse adeguato al collaudo che si stava svolgendo tra i piani -8 e -10.
Ci sono "situazioni difficili da un punto di vista oggettivo. Certo è che deve essere accelerato il processo, perché le persone che hanno subito un lutto, e la nostra intera comunità che l'ha subito insieme a loro, hanno diritto a giustizia e in tempi rapidi", ha detto l'assessore al lavoro dell'Emilia-Romagna, Giovanni Paglia. Messaggio simile dalla Cgil che ha organizzato un'assemblea dei delegati Rls con Filctem e Fiom a Castiglione dei Pepoli, nella zona della centrale. "Una richiesta di archiviazione sarebbe una tragedia nella tragedia", ha detto l'avvocato della Fiom, Simone Sabattini, perché significherebbe "consegnare un verdetto assolutamente interlocutorio privo di qualsiasi accertamento, cioè dire alla comunità delle persone che si occupano di sicurezza sul lavoro che l'indagine non è stata in grado di determinare neanche la causa prima ancora dei responsabili".
Domani sarà celebrata una messa in ricordo delle vittime nella chiesa di Camugnano, il comune nel cui territorio si trova il lago di Suviana. L'iniziativa è stata indetta dal Comune e dalla parrocchia del Paese, insieme a Enel. Un mazzo di fiori sarà poi portato ai cancelli della centrale.
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