BRUXELLES - Via libera al pacchetto di aiuti Ue per lo stoccaggio privato dei formaggi, che sarà in vigore da lunedì prossimo. Le misure, pubblicate oggi nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, sono state messe a punto per alleviare le difficoltà dei produttori di formaggi e sono suddivise a seconda della produzione nazionale degli Stati membri: prevedono un tetto di 12.015 tonnellate per l'Italia, su un totale di centomila tonnellate a livello Ue.
I produttori potranno usufruire degli aiuti per un periodo fra i 60 e i 210 giorni, con una quota fissa di 15,57 centesimi per tonnellata immagazzinata, alla quale si aggiungono 40 centesimi a tonnellata per ogni giorno del periodo di ammasso. Gli Stati membri avranno il compito di comunicare alla Commissione europea, ogni settimana, i quantitativi per i quali sono stati stipulati i contratti e i quantitativi per i quali sono state presentate domande di aiuto. Il termine ultimo per le domande è il 15 gennaio 2016. Misure simili destinate a latte in polvere e burro saranno invece in vigore dal 17 ottobre.
Inoltre tutti gli Stati membri dell'Ue, inclusa quindi l'Italia, possono contribuire con fondi nazionali ad aumentare l'importo di aiuti mirati già messo a disposizione dal bilancio europeo per i settori del mercato agricolo in difficoltà, in particolare quello lattiero-caseario e della carne di maiale. Si tratta di una decisione presa "in via eccezionale", riferisce Bruxelles, che oggi ha pubblicato gran parte delle misure previste dal pacchetto di aiuti per gli agricoltori europei nella Gazzetta ufficiale dell'Ue. L'Italia, che su un totale di 420 milioni di euro di aiuti destinati ai singoli Paesi ne riceve più di 25 milioni, può quindi decidere se contribuire allo stesso pacchetto con una cifra analoga, senza incorrere nella violazione delle regole comunitarie sugli aiuti di Stato.
Ciascun Paese ha la flessibilità per decidere come indirizzare i fondi previsti e deve informare la Commissione europea delle sue intenzioni entro la fine del prossimo dicembre. I 420 milioni di euro messi a disposizione da Bruxelles per fronteggiare la crisi degli agricoltori sono stati suddivisi fra i 28 Stati membri in base alle quote latte dell'ultimo periodo del regime (2014-2015), all'impatto dell'embargo russo e dei problemi legati alla siccità. I pagamenti degli aiuti di questo pacchetto nazionale dovranno essere effettuati entro giugno del 2016.
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