ROMA - Un bambino su cinque si dice "infelice" e "ansioso" per il futuro. Circa 1 su 10 spiega di vivere "con problemi di salute mentale o sintomi come depressione o ansia" ed un terzo spiega di aver vissuto "discriminazione o esclusione". Sono alcuni dei risultati di un sondaggio on line e di una consultazione che ha coinvolto più di 10.000 bambini e giovani tra gli 11 e i 17 anni all'interno e fuori dall'Europa. L'iniziativa dal titolo "La nostra Europa. I nostri diritti. Il nostro futuro" è stata avviata dalla Commissione europea in stretta collaborazione con cinque organizzazioni che si occupano dei diritti dei bambini: ChildFund Alliance, Eurochild, Save the Children, Unicef e World Vision.
Un terzo dei bambini coinvolti nella consultazione ha vissuto discriminazione o esclusione e questa percentuale è salita al 50% quando sono stati consultati bambini con disabilità, bambini migranti, di minoranze etniche o ragazzi/e che si identificano come LGBTQ+. Tre quarti dei bambini consultati si sentono felici a scuola, ma l'80% dei 17enni intervistati ritiene che la formazione ricevuta non li prepari bene per il loro futuro; la maggior parte dei ragazzi e delle ragazze coinvolte vorrebbe fare dei cambiamenti nella propria vita scolastica: il 62% degli intervistati vorrebbe avere meno compiti a casa e il 57% vorrebbe avere lezioni più interessanti. "Questo è di per sé un rapporto storico - sostengono i rappresentanti delle cinque organizzazioni - poiché è la prima volta che così tanti bambini e giovani possono influenzare e determinare direttamente la politica dell'UE".
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