"L'Ue ha colpevolmente lasciato
il Sudamerica in balìa della penetrazione cinese e di regimi,
governi e movimenti che lo hanno spesso allontanato dall'Europa
e dall'Occidente", così ha in Plenaria ha dichiarato Carlo
Fidanza, capodelegazione di Fratelli d'Italia/Ecr e
vicepresidente della Delegazione all'Assemblea parlamentare
euro-latinoamericana.
"L'accordo con il Mercosur ha quindi evidenti motivazioni
geopolitiche. E presenta anche altrettanto evidenti opportunità
di crescita per alcuni comparti. Eppure questo accordo ha
generato una immediata reazione da parte degli agricoltori
europei perché nel recente passato è stata proprio l'agricoltura
a pagare il prezzo più alto in molti accordi di libero scambio",
prosegue in merito al dibattito sull'Accordo commerciale
Ue-Mercosur. E continua il coordinatore di del Gruppo Ecr nella
Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale: "Ma anche
perché in questi anni le scelte ideologiche dell'Unione hanno
colpito duramente la competitività degli agricoltori europei:
con le follie green, con una burocrazia asfissiante, con una
ripartizione non equilibrata della redditività lungo le filiere.
È certamente vero che alcuni settori agroalimentari, come quelli
del vino o dei formaggi, potrebbero avere benefici dall'accordo,
ed è vero che il numero di denominazioni di origine formalmente
protette è il più alto mai inserito in un accordo di libero
scambio, sia pure con qualche evidente falla. Ma è altrettanto
vero che la mancanza di reciprocità, la possibilità garantita ai
produttori sudamericani di continuare ad utilizzare agrofarmaci
da noi vietati da tempo, la mancanza di controlli affidabili in
loco sugli standard sanitari e contro la contraffazione, così
come nelle procedure doganali di molti porti europei sulle
importazioni, fanno pendere la bilancia verso una legittima e
fondata preoccupazione. Oggi questo accordo si presenta ancora
troppo sbilanciato e troppo penalizzante per la nostra
agricoltura. E noi, a queste condizioni, non possiamo
sostenerlo".
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