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Addio a Bolkestein. Rivoluzionò il mercato interno dell'Ue

Addio a Bolkestein. Rivoluzionò il mercato interno dell'Ue

Padre della direttiva contestata da balneari, ambulanti e taxi

BRUXELLES, 19 febbraio 2025, 08:51

Marcello Campo

ANSACheck
Addio a Bolkestein. Rivoluzionò il mercato interno dell 'Ue - RIPRODUZIONE RISERVATA

Addio a Bolkestein. Rivoluzionò il mercato interno dell 'Ue - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - Si è spento a 91 anni Frits Bolkestein, l'ex Commissario europeo ai tempi di Romano Prodi, padre della contestatissima direttiva che ha rivoluzionato il mercato interno dell'Ue aprendo la strada alla liberalizzazione dei servizi. Malato da tempo, l'ex politico olandese è morto ieri nella casa di riposo Rosa Spier Huis a Laren, nei Paesi Bassi, dove si trovava dal 2022.

La direttiva che prese il suo nome venne presentata da Bruxelles nel febbraio 2004 e approvata nel 2006. Concepita per facilitare la circolazione di servizi all'interno dell'Unione europea, far crescere la competitività e il dinamismo in Europa e rispettare i criteri della Strategia di Lisbona, divenne immediatamente uno dei provvedimenti di Bruxelles tra i più controversi nella storia dell'Unione europea, bersaglio di fortissime critiche soprattutto in Italia da parte di alcune categorie di lavoratori italiani, su tutti i balneari, gli ambulanti e i taxisti. A loro giudizio ha provocato dumping sociale, stimolando una corsa al ribasso su tutele sociali, diritti dei lavoratori e il livello delle retribuzioni. Una direttiva che nel corso degli anni, per le forze politiche più euroscettiche, è diventata anche il simbolo di una Unione guidata da burocrati, mercantilistica, totalmente distante, anzi nemica dei bisogni materiali dei lavoratori europei.

Sin dal primo momento la Bolkestein è stata contestata radicalmente da parte di tante forze, ma in particolare dalla Lega che nel corso degli anni ha organizzato centinaia di manifestazioni per chiederne l'abolizione. "Alle grandi imprese l'immigrazione porta manodopera magari a basso costo, alle piccole porterebbe una concorrenza insostenibile. Frontiere aperte significano concorrenza pesantissima. La direttiva è stata cambiata, il danno ridotto, ma resta sensibile, per questo voteremo contro", disse Umberto Bossi alla vigilia del voto finale di Strasburgo 12 anni fa. Ma più avanti, anche l'attuale leader della Lega Matteo Salvini ha sempre bocciato la direttiva: "Deve essere smontata pezzo per pezzo e riga per riga non solo per i balneari, ma anche per altre categorie", disse nel 2021.

Di parere opposto il presidente di +Europa e Radicali Italiani, Matteo Hallissey, secondo cui questa direttiva "in Italia serviva e serve come l'aria". "Dalle spiagge ai taxi, fino agli ambulanti: grazie commissario Bolkestein per averci dato lo strumento per provare a togliere le incrostazioni che ostacolano l'economia italiana e limitare il potere delle corporazioni".

Infine il commento proprio dei balneari: appena saputa la notizia della morte dell'ex Commissario olandese, le associazioni di categoria hanno diffuso una nota per esprimere il loro sincero cordoglio, sostenendo che quel provvedimento è stato "strumentalizzato a favore degli interessi di chi vuole favorire grandi multinazionali e investitori a svantaggio di un settore che, oggi, dà lavoro a 30 mila famiglie e 300 mila occupati e rappresenta l'eccellenza del turismo Made in Italy".

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