"Nei giorni scorsi a Bruxelles
si è tenuto il Consiglio di associazione UE-Israele. E
contemporaneamente sarebbe dovuto iniziare il viaggio in
Palestina della delegazione ufficiale del Parlamento europeo,
presieduta da Lynn Boylan (Sinn Fein - The Left). Una brillante
coincidenza che ha consentito all'Unione europea di accumulare
due vergogne in un solo giorno". Lo denuncia Giorgio Marasà
responsabile Esteri di Sinistra Italiana.
"La delegazione dell'Europarlamento - ha aggiunto Marasa - è
saltata perché la sua Presidente Lynn Boylan e la deputata Rima
Hassan. entrambe rappresentanti di The Left. sono considerate
persone non gradite dal governo israeliano. Pertanto non hanno
potuto svolgere la loro attività. Un'umiliazione che il
Parlamento Europeo non dovrebbe accettare (anche perché non si
tratta del primo caso). Evidentemente - prosegue l'esponente di
Avs - risulta sgradito uno sguardo che denunci le violenze
brutali e continue dei coloni in Cisgiordania, le cui
organizzazioni andrebbero considerate a tutti gli effetti come
terroristiche.
La riunione del Consiglio di Associazione UE-Israele è poi un
capolavoro di ipocrisia. Chiediamo da tempo di sospendere questo
accordo che peraltro dovrebbe essere fondato sul rispetto dei
diritti umani (Art.2). E invece per la prima volta nella
storia, l'Ue ha ricevuto in pompa magna il rappresentante di uno
Stato il cui Primo Ministro e l'ex Ministro della Difesa sono
ricercati per crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Non
si può continuare ad essere complici silenziosi e compiacenti
delle impunità del governo israeliano di Netanyahu. Servirebbe
- conclude Marasà - un sussulto di dignità e di umanità.
Sperando di non chiedere troppo".
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