BRUXELLES - Il piano per l'energia a prezzi accessibili presentato oggi insieme al Clean Industrial Deal "porterà sollievo non solo alle famiglie che devono far fronte a bollette energetiche elevate, ma anche alle industrie che lottano con costi di produzione alti". Lo assicura la Commissione europea presentando il piano che porterà a un "risparmio complessivo stimato di 45 miliardi di euro nel 2025, che aumenterà progressivamente fino a 130 miliardi di euro di risparmio annuo entro il 2030 e 260 miliardi di euro entro il 2040".
"Per alcune cariche politiche è necessario giurare sulla Bibbia al momento dell'insediamento, alla Commissione europea ho dovuto giurare sul rapporto Draghi", ha detto il commissario europeo per l'Energia, Dan Jorgensen. "Ovviamente sto scherzando, ma quel report è stato estremamente chiaro: menziona l'energia quasi 700 volte, e perché? Perché i prezzi elevati dell'energia stanno compromettendo la nostra competitività, con le nostre industrie in Europa che pagano l'energia due o tre volte di più rispetto ai loro concorrenti negli Stati Uniti e in Cina", ha sottolineato.
"Da quando è iniziata la guerra di Russia" in Ucraina "abbiamo importato combustibili fossili per un un importo pari al prezzo di costo di 2.400 caccia F-35.", ha affermato. "Ovviamente non possiamo continuare così, dobbiamo essere indipendenti dai combustibili fossili russi", ha continuato Jorgensen.
"Stiamo indirettamente finanziando la guerra di Putin", ha aggiunto, insistendo sulla necessità di tagliare le importazioni dall'energia del Cremlino.
"Siamo determinati a smettere di acquistare gas russo in Europa, non credo di poter essere più chiaro di così: siamo determinati a non continuare più ad acquistare gas e quindi a fornire entrate per il forziere di guerra Putin", ha affermato rispondendo a una domanda sull'ipotesi che l'Ue torni ad acquistare gas dalla Russia in caso di un accordo di pace con l'Ucraina.
Il piano, non vincolante, si articola in otto azioni chiave per abbassare i costi dell'energia per famiglie e imprese, come parte dello sforzo per riaffermare la competitività dell'industria europea. Tra le iniziative Bruxelles promette di guidare i Ventisette nell'abbassare le tasse dell'elettricità, in particolare per le famiglie e industrie ad alta intensità energetica. Per abbassare i costi di rete, l'Esecutivo di Ursula von der Leyen proporrà una nuova metodologia volta a consentire agli utenti di adattare o spostare il consumo di energia verso orari e luoghi in cui sono disponibili le fonti energetiche più economiche e quando è "più conveniente".
Guardando al mercato del gas, Bruxelles punta alla creazione di una task force per contribuire a una "concorrenza leale" e a sfruttare il suo il suo potere d'acquisto per ottenere prezzi migliori per le importazioni attraverso gli acquisti congiunti. Per scongiurare il rischio di nuove crisi dei prezzi dell'energia, ormai accantonata l'idea di reintrodurre il tetto al prezzo del gas, l'esecutivo europeo guiderà le capitali nello sviluppo e nell'attuazione di programmi volti a ridurre i picchi di domanda introducendo "incentivi retributivi per i consumatori". In collaborazione con la Banca europea degli investimenti, l'esecutivo Ue valuterà inoltre la possibilità di istituire un sistema di garanzia per sostenere modelli di finanziamento che alleggeriscano i costi iniziali dei servizi di efficienza energetica per le imprese.
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