BRUXELLES - Al summit Ue a Bruxelles le conclusioni sull'Ucraina sono state approvate da 26 Stati membri e non a 27 come il testo sulla Difesa. Le conclusioni sono nel dettaglio una dichiarazione del presidente Antonio Costa, sostenute da 26 Paesi membri dell'Ue. L'adozione da parte del Consiglio europeo a 27 è stata bloccata dal premier ungherese Viktor Orban.
Nella dichiarazione vengono confermati i cinque "principi" su cui gli europei si riconoscono per arrivare alla pace giusta in Ucraina (così come previsto dalle bozze pre summit) alla luce "del nuovo slancio dei negoziati". Il primo è "nessun negoziato sull'Ucraina" sia condotto "senza l'Ucraina". Si ribadisce anche che "qualsiasi accordo deve essere accompagnato da garanzie di sicurezza solide e credibili" per Kiev.
Nel testo delle conclusioni i cinque principi vengono indicati uno a uno riaffermando anche la necessità di garantire l'integrità territoriale dell'Ucraina. Innanzitutto, il testo afferma che "non ci possono essere negoziati sull'Ucraina senza l'Ucraina" e "non ci possono essere negoziati che incidano sulla sicurezza europea senza il coinvolgimento dell'Europa poichè la sicurezza dell'Ucraina, dell'Europa, transatlantica e globale sono intrecciate". Inoltre, "qualsiasi tregua o cessate il fuoco può avvenire solo come parte del processo che porta a un accordo di pace globale" e "qualsiasi accordo di questo tipo deve essere accompagnato da garanzie di sicurezza solide e credibili per l'Ucraina che contribuiscano a scoraggiare future aggressioni russe". Infine, ma non per questo meno importante, il documento adottato dai 27 sottolinea e ribadisce che "la pace deve rispettare l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina".
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