"Il piano ReArm Europe mette
l'Unione europea sulla strada pericolosa del riarmo e del
rafforzamento degli eserciti nazionali sottraendo risorse
fondamentali per politiche sociali e per la transizione
ecologica" dichiarano in una nota i parlamentari europei di
Alleanza Verdi Sinistra Cristina Guarda, Mimmo Lucano, Ignazio
Marino, Leoluca Orlando, Ilaria Salis e Benedetta Scuderi.
"Questa è cosa ben diversa da un processo di integrazione
europeo delle politiche di difesa che, razionalizzando le
risorse, consentirebbe di ridurre la spesa militare già
stanziata a livello nazionale. Oltre al merito però è anche il
metodo che risulta inaccettabile: la Commissione ricorrerà
infatti all'art.122 del Trattato che di fatto consente di
approvarlo senza il coinvolgimento del Parlamento europeo",
continuano i deputati europei AVS.
"Questo è un insulto alla democrazia europea: non è
possibile che su scelte strategiche così delicate il Parlamento
europeo, eletto direttamente dai cittadini, non abbia voce in
capitolo".
"Per questo abbiamo presentato un emendamento alla
risoluzione sul futuro della difesa europea che sarà votata
questa settimana contestando questa scelta." Concludono i
parlamentari AVS. "Pensiamo che questo debba essere solo il
primo passo che porti a contestare la base giuridica. Per questo
sarebbe importante avere sin da subito un segnale forte dal
Parlamento europeo a difesa delle proprie prerogative e della
necessità di un processo democratico vero."
Riproduzione riservata © Copyright ANSA