Sul debito comune "la posizione
della Germania è ben nota" (contraria) ma va detto che "per
quanto riguarda il Fondo europeo per la ripresa e la resilienza
c'è anche un compito che deve essere risolto ora per poter
discutere seriamente della questione di cosa accadrà in Europa".
Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in conferenza
stampa al termine del summit Ue a Bruxelles parlando dei
rimborsi delle sovvenzioni del Recovery che inizieranno a
partire dal 2028.
Nel Ngeu una parte finanziava sovvenzioni e una parte
prestiti, ha ricordato il cancelliere tedesco. Sulla parte di
sovvenzioni con debito comune, "per quanto riguarda il rimborso,
che inizierà al più tardi nel 2028, è stato concordato in modo
chiaro e fermo che dovrà essere effettuato con risorse proprie
Ue" (le entrate del bilancio Ue finanziate da dazi, imposte e
versamenti degli Stati). "Sicuramente è stato fatto troppo poco,
e se non si risolve questo problema non c'è bisogno di avviare
ulteriori dibattiti".
Nonostante varie iniziative per aumentare le entrate, come
Cbam o il contributo sui rifiuti in plastica, "non è successo
niente. Anche se tutti sanno che nel 2028 serviranno 20, 25
miliardi a seconda del tasso di interesse per rimborsare i
prestiti contratti. Altrimenti si ridurrebbe il bilancio
dell'Unione Europea. Ed è per questo che, prima che inizi la
discussione (sul debito comune), che consiglio di risolvere
questa questione con una vera proposta, sulla quale ci possa
essere consenso e che non comporti una riduzione del margine di
azione nazionale, perché questa è in realtà l'idea delle risorse
proprie".
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