"I diritti non sono un favore,
la diversità non è una minaccia. Questa è una grave violazione
dei principi fondanti dell'Unione Europea, un attacco alla
libertà: non resteremo in silenzio". Lo scrive su X
l'eurodeputato Pd, Brando Benifei all'indomani della stretta di
Budapest contro i diritti civili e la libertà di manifestare.
"Con un emendamento costituzionale il governo Orbán
proibisce il Pride e introduce nuove norme che colpiscono
direttamente la comunità LGBTQIA+, in particolare le persone
trans e non binarie. Un attacco frontale alla libertà di
espressione, al diritto di manifestare, alla dignità delle
persone. In nome di una presunta "protezione dei bambini", si
cerca di legittimare una visione che nega l'esistenza stessa
delle identità di genere non conformi e riduce i diritti
fondamentali a privilegi concessi solo ad alcuni. A questo si
aggiunge un altro passo inquietante: chi ha la doppia
cittadinanza potrà essere privato della cittadinanza ungherese,
alimentando un clima di sospetto e repressione verso chi è
considerato "non abbastanza fedele" al regime".
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