L'attacco del portavoce del
governo arriva dopo la missione degli eurodeputati della
commissione Libertà Civili e Giustizia in Ungheria. Una missione
segnata dalle polemiche per il via libera di Budapest alle nuove
leggi contro le manifestazioni Lgbtq+. "Questa non è
sorveglianza. È una campagna di diffamazione politica. Questa è
l'idea del Parlamento di difendere la democrazia? Sostenere i
delinquenti anarco-comunisti e chiamarli 'società civile'? Non
c'è da stupirsi che il premier Viktor Orban non li abbia
incontrati. Accettereste lezioni di giustizia da qualcuno che è
stato eletto solo per evitare la prigione?", è l'attacco di
Kovacs.
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