La crisi umanitaria a Gaza,
l'erosione del diritto internazionale e del diritto umanitario,
le responsabilità dell'Unione europea, le accuse contro Israele
di voler eliminare il popolo palestinese. Sono alcuni dei temi
toccati nella due giorni di dibattiti 'Should we call it
Genocide?' organizzata dal gruppo dei Verdi Ue al Parlamento
europeo. Un evento con cui si è voluto comprendere "i fondamenti
giuridici del genocidio e la terminologia usata per definirlo"
ha spiegato in conferenza stampa una delle organizzatrici,
l'eurodeputata Benedetta Scuderi.
"Lo abbiamo fatto da una prospettiva giuridica, da una
prospettiva geografica, dalla prospettiva di medici e attivisti,
una prospettiva empirica. Tutte queste prospettive, messe
insieme, ci hanno detto che quello che stava accadendo a Gaza è
un genocidio" ha aggiunto. L'europarlamentare ha poi puntato il
dito contro il Parlamento europeo per non aver adottato "una
risoluzione su questo tema specifico". "È inaccettabile - ha
detto - è la prova del fatto che il silenzio del Parlamento
europeo è un silenzio politico. Ci stiamo rendendo compici di un
genocidio".
"Usciamo convinti che ciò che sta accadendo a Gaza sia un
genocidio", ha detto l'europarlamentare dei Verdi Mounir
Satouri, tra gli organizzatori dell'evento, che ha sottolineato
il "forte impegno" a "esigere un cessate il fuoco", a fermare le
esportazioni di "armi europee verso Israele" e a garantire che
"l'Ue utilizzi le leve" a sua disposizione, l'accordo di
associazione che tra gli strumenti è "uno dei più importanti".
"Ci sentiamo rafforzati nella nostra convinzione rispetto a
quanto accade a Gaza e mobilitati a continuare, anche se è
difficile, anche se la maggioranza di destra e l'estrema destra
in questa istituzione è ben lontana dal decidere che l'Unione
Europea si assuma le proprie responsabilità", ha aggiunto. "La
complicità dell'Europa è evidente. Gaza è lo specchio in cui si
riflette il declino morale dell'Occidente" ha rincarato la dose
l'eurodeputato Jaume Asens. "Sarebbe inconcepibile che i governi
europei armassero Putin, sostenendo economicamente e
militarmente la sua aggressione contro l'Ucraina. Ecco cosa sta
succedendo con la Palestina e Israele: non possiamo tollerare
che ciò accada in Europa", ha concluso.
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