BRUXELLES - La Commissione europea presenterà a giugno una proposta legislativa per vincolare Ungheria e Slovacchia a mettere a punto piani nazionali per l'eliminazione graduale delle loro importazioni di petrolio russo. E' quanto si legge nella Roadmap per spezzare i legami energetici con Mosca presentata dalla Commissione europea, in cui si raccomanda alle due Capitali di presentare i piani strategici "entro fine anno" per definire le tappe. Budapest e Bratislava godono insieme a Praga di alcune deroghe dal sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia che ha vietato le importazioni via mare di greggio russo da dicembre 2022 e di prodotti petroliferi raffinati da febbraio 2023. Nella comunicazione Bruxelles ricorda che nel 2022 il petrolio greggio russo rappresentava il 27% delle importazioni dell'Ue, mentre attualmente ne rappresenta solo il 3%: per Slovacchia e Ungheria ancora oggi il petrolio russo rappresenta oltre l'80% delle loro importazioni totali di petrolio. Per questo la Commissione europea vincola le due capitali a presentare piani nazionali che definiscano le loro strategie per "sostituire le importazioni di petrolio russo entro la fine del 2027".
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