Slitta la presentazione dell'ultima bozza del codice di buone pratiche sull'intelligenza artificiale per finalità generali che dovrà dettagliare le norme dell'AI Act che si applicano ai fornitori di modelli di IA per finalità generali, in particolare quelli con rischi sistemici come Gpt-4 di OpenAI. "Ricordiamo che il Codice non è redatto dalla Commissione, ma da presidenti indipendenti che si avvalgono dei contributi di oltre mille parti interessate", ha dichiarato all'ANSA Thomas Regnier, portavoce della Commissione europea per la sovranità tecnologica, la difesa, lo spazio e la ricerca.
"I presidenti e i vicepresidenti stanno lavorando alla quarta e ultima versione del primo Codice di condotta", ha aggiunto, precisando che Palazzo Berlaymont "verificherà l'adeguatezza del Codice di pratiche rispetto alla legge sull'AI e potrà approvare il Codice attraverso una legge di attuazione. In questa fase ci riserviamo di prendere posizione in attesa della bozza finale". Il codice di condotta definitivo sull'IA per scopi generali e le linee guida della Commissione sull'IA per scopi generali dovrebbero essere pubblicati insieme prima dell'agosto 2025, quando le norme sull'IA per finalità generali cominceranno ad essere applicabili.
La proroga della scadenza, prevista oggi, è dovuta alla "priorità di estendere i cicli di feedback (come richiesto da tutte le parti interessate) e di dare alle parti interessate quattro settimane per rispondere alla consultazione sulle linee guida", ha spiegato il portavoce. L'ultima versione del codice è stata oggetto di contestazione da parte dei negoziatori della legge secondo cui il testo sarebbe sbilanciato a favore delle Big Tech. Nei giorni scorsi, come confermato dalla stessa Commissione, la rappresentanza degli Stati Uniti in Ue ha inviato una lettera all'esecutivo Ue criticando il codice di buone pratiche e chiedendo la sospensione del processo di attuazione della legge sull'IA approvata l'anno scorso dall'Ue e non ancora pienamente applicata.
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