L'immagine del profilo whatsapp di Trifone, ripreso con Teresa; foto di Giosuè con commilitoni, tra cui Trifone, altre che lo riprendono mentre mima con le mani il gesto di impugnare una pistola; foto della sua auto e scatti di Maria Rosaria Patrone e suoi scritti; una nota cancellata in cui era stato appuntato un indirizzo di via Chioggia n. 8 o 9 di uno stabile prospiciente l'abitazione delle vittime; tanti messaggi scambiati con la fidanzata. Sono alcuni degli elementi rilevati dai Carabinieri del Ros di Roma nel telefono iPhone 6 di Giosuè Ruotolo illustrati alla Corte d'Assise dal maresciallo Salvator Loiacono, reparto crimini violenti. Il maresciallo ha illustrato un messaggio scritto a mano da Maria Rosaria e trovato in una foto del 16 luglio 2014 nel cellulare dell'imputato in cui la giovane scrive "soffro tanto e odio la mia vita e la mia malattia" e ancora "vi amo tutti, amo Giosuè ma il mio posto è altrove. Addio".
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