Il miglioramento 'sostenibile' delle
condizioni di vita e la riduzione delle disparità territoriali e
sociali nelle zone rurali e di montagna è stato al centro della
visita di una delegazione del Regno del Marocco all'Università
di Udine, dove funzionari e tecnici provenienti dal Paese
nordafricano colpito dai recenti eventi sismici hanno incontrato
docenti ed esperti di problemi della montagna del Dip. Scienze
agroalimentari, ambientali e animali.
L'appuntamento è stato promosso da Marco Manetti, esperto in
sviluppo del territorio rurale (Ginger-Sofreco), che appoggia il
Ministero nella preparazione per mettere in opera il "Programme
d'appui au développement territorial au royaume du Maroc
(Padt)", piano sviluppato nel Quadro unico di sostegno per
l'assistenza dell'Unione europea al Marocco. Il programma
comprende un sostegno al bilancio e un sostegno complementare
attraverso l'assistenza tecnica all'attuazione del Padt in due
regioni pilota: Beni Mellal-Khénifra e l'Oriental, e viene
finanziato dall'Unione con 50 milioni di euro.
La delegazione marocchina era composta da 12 dirigenti del
Ministero dell'agricoltura del Paese nordafricano e degli
assessorati dell'agricoltura delle regioni Béni Mellal -
Khénifra e Oriental, guidata dal capo del servizio di
partenariato, Elbezzaz Nahid.
Durante il meeting, coordinato dal direttore del Dipartimento
Edi Piasentier, sono stati analizzati alcuni progetti di ricerca
e programmi di formazione del Dipartimento, inseriti nel
contesto delle attività dell'ateneo friulano nell'ambito del
sistema della ricerca in regione, e i componenti della
delegazione del Regno del Marocco hanno dialogato con Giorgio
Alberti, delegato dell'Ateneo per l'internazionalizzazione e
docente di Selvicoltura, e i docenti Stefano Filacorda, Stefano
Bovolenta, Ivana Bassi, Lucia Piani, docente Economia
ambientale. L'incontro si è concluso con l'auspicio di
sviluppare nel prossimo futuro fattivi rapporti di
collaborazione con l'Università di Udine.
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