"Nel conflitto in Medio Oriente da
entrambe le parti sono stati compiuti atti di atrocità di massa.
Oggi hai due popoli traumatizzati, israeliani e palestinesi, che
si odiano reciprocamente, dunque per me è una situazione
pericolosa perché questi odi aumenteranno sempre di più. Ci
dovrebbe essere una responsabilità delle terze parti di lavorare
per la pace, mentre Trump, ad esempio, trasmette parole di odio
e fa proposte assolutamente impraticabili". Lo ha detto ieri
sera il giornalista, storico e saggista Gabriele Nissim, autore
di libri sulla Shoah e presidente della fondazione Gariwo, la
foresta dei Giusti che cerca in tutto il mondo i giusti di tutti
i genocidi.
Nissim è intervenuto a margine di un incontro dell'università
di Udine nell'ambito delle iniziative per il Giorno della
Memoria.
"Nel Medio Oriente - ha proseguito lo studioso - si dovrebbe
fare un lavoro certosino mettendo insieme i dialoganti, mentre
purtroppo qui in Europa si mettono insieme i guerrieri - ha
aggiunto - e nessuno, a parte il Papa, si è impegnato per i
dialoganti. Anche io ho delle difficoltà a impegnarmi in tal
senso, propongo manifestazioni e iniziative, però tutto questo è
molto complicato - ha concluso Nissim - perché non esiste un
movimento culturale, ma bisognerebbe crearlo, e questo dovrebbe
essere un impegno anche dei partiti, senza distinzione di parte,
dalla maggioranza all'opposizione".
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