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Crisi Flex, Tirso, U-blox, la voce dei lavoratori a Trieste

Crisi Flex, Tirso, U-blox, la voce dei lavoratori a Trieste

Alcuni dipendenti hanno preso la parola al termine del corteo

TRIESTE, 08 febbraio 2025, 14:33

Redazione ANSA

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Ci sono anche alcuni lavoratori che oggi, alla fine del corteo che si è svolto a Trieste per chiedere soluzioni rapide per le crisi occupazioni che riguardano gli stabilimenti di Flex, Tirso e U-blox, hanno preso la parola al microfono.
    Alessandro Alzetta della Flex ha detto che "siamo dipendente schiacciati da una crisi senza precedenti, con un futuro incentro davanti a noi. Sono un lavoratore ma sono anche un cittadino di Trieste e non accettiamo che non ci siano realtà per i nostri giovani, che dovranno lasciare questa splendida città. Oggi abbiamo abbandonato colori e distinzioni, e siamo insieme qui in un unico abbraccio per difendere il territorio".
    Monica Cetti, lavoratrice della Tirso, ha raccontato che "sono un'operaia e una rappresentante sindacale, e parlo a nome dei colleghi. Siamo in cassa integrazione dal 19 agosto. Ci hanno preso in giro fino all' ultimo giorno promettendoci di riaprire uno stabilimento che non riaprirà mai più. Nella stessa situazione siamo in 170 e aspettiamo ancora il 50% della tredicesima. Abbiamo trascorso le feste natalizie nel peggiore dei modi e sono mesi che attendiamo una svolta. Speriamo per il meglio ma - ha sottolineato - non possiamo vivere di speranze, servono azioni concrete".
   

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