Ci sono anche alcuni lavoratori
che oggi, alla fine del corteo che si è svolto a Trieste per
chiedere soluzioni rapide per le crisi occupazioni che
riguardano gli stabilimenti di Flex, Tirso e U-blox, hanno preso
la parola al microfono.
Alessandro Alzetta della Flex ha detto che "siamo dipendente
schiacciati da una crisi senza precedenti, con un futuro
incentro davanti a noi. Sono un lavoratore ma sono anche un
cittadino di Trieste e non accettiamo che non ci siano realtà
per i nostri giovani, che dovranno lasciare questa splendida
città. Oggi abbiamo abbandonato colori e distinzioni, e siamo
insieme qui in un unico abbraccio per difendere il territorio".
Monica Cetti, lavoratrice della Tirso, ha raccontato che "sono
un'operaia e una rappresentante sindacale, e parlo a nome dei
colleghi. Siamo in cassa integrazione dal 19 agosto. Ci hanno
preso in giro fino all' ultimo giorno promettendoci di riaprire
uno stabilimento che non riaprirà mai più. Nella stessa
situazione siamo in 170 e aspettiamo ancora il 50% della
tredicesima. Abbiamo trascorso le feste natalizie nel peggiore
dei modi e sono mesi che attendiamo una svolta. Speriamo per il
meglio ma - ha sottolineato - non possiamo vivere di speranze,
servono azioni concrete".
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