"In questo luogo sacro sono stati
assassinati tanti nostri fratelli, colpevoli solo di essere
italiani. Sono state le vittime di un'ideologia infame e
crudele, che la storia ha condannato a perenne vergogna, al pari
delle altre dittature che hanno scatenato la seconda guerra
mondiale. La svastica e la falce e martello, i lager e i gulag,
il braccio teso e il pugno chiuso, ci rammentano che gli opposti
estremismi costituiscono il medesimo volto della stupidità e
della brutalità". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo
Nordio, intervenendo alla cerimonia alla foiba di Basovizza.
"Dopo tanti anni - ha aggiunto - noi possiamo tendere al
perdono, ma non all'oblio. La nostra coscienza cristiana ci
invita a eliminare il rancore, ma la nostra coscienza civile ci
impone di mantenere il ricordo. Il monito che sale da queste
tombe è di dedicare le nostre energie a vigilare contro ogni
sussulto di odio e di divisione".
"Oggi - ha osservato - viviamo in pace, in amicizia con i
popoli che un tempo furono nostri nemici. E' un risultato che
spesso si realizza nella storia, quando le ideologie configgenti
si stemperano, ed emerge la concordia di un ideale comune".
"I nostri vicini sloveni sono oggi uniti a noi nella pace e
nella libertà di un'Europa affrancata dalle rivalità secolari.
Per questo, la cerimonia di oggi è anche un tributo al
consolidamento di un'amicizia che, anche nel ricordo di un
passato doloroso, ci vincola nell'indirizzo della buona volontà
e nella sacralità della preghiera", ha concluso.
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