/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sequestrata celebre barca da regata per evasione Iva

Sequestrata celebre barca da regata per evasione Iva

Procura europea contesta, Wild Thing non ha versato 600mila euro

TRIESTE, 11 febbraio 2025, 11:08

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

La Guardia di finanza di Trieste su disposizione della Procura della Repubblica Europea di Venezia (Eppo) ha sequestrato per "evasione Iva all'importazione" una celebra barca a vela da competizione, la "Wild Thing" contestando il mancato versamento di Iva per 600 mila euro. Lo rende noto Il Piccolo precisando che la barca ha vinto numerosi premi in giro per il mondo tra cui a Trieste tre volte la Barcolana, che è di proprietà di una società australiana, la BC39, e che si sta già preparando un ricorso.
    I sigilli sono stati apposti il 5 febbraio scorso; la barca, di 100 piedi, si trova al Marina Monfalcone per i lavori annuali in previsione dell'imminente stagione agonistica.
    Pochi giorni fa il noto velista Furio Benussi in un video sui social aveva previsto che la barca sarebbe stata pronta per scendere in acqua i primi giorni di aprile annunciando la partecipazione a varie regate tra cui Portofino e la Viareggio-Bastia-Viareggio. Benussi stesso, sentito dal Piccolo, ha sottolineato l'estraneità ai fatti. Secondo l'avvocato Piero Fornasaro de Manzini, che assiste Benussi, si "contesta un mancato pagamento dell'Iva all'importazione, imposta dovuta all'atto dell'introduzione dell' imbarcazione in acque comunitarie o in un altro momento successivo in cui sia sorta l'obbligazione".
    Le barche, come i veicoli, sono soggette a Iva, se entrano in territorio comunitario e ci rimangono per oltre 18 mesi, ma il legale parla di "un vero e proprio groviglio giuridico" reso ancora più intricato perché all'epoca la barca, naufragata nel 2014, non navigava ed era abbandonata in un cantiere sull'Isola di Minorca: "Si trattava in sostanza di un relitto".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza