Hanno dato un apporto fondamentale
alla nascita della meccanica quantistica e della fisica moderna,
meriti che non sono stati loro riconosciuti. Oggi la scienza e
lo spettacolo mirano in parte a risarcirle di quanto avrebbero
dovuto avere. E' il caso di quattro scienziate del Novecento,
l'astronoma americana Vera Rubin, la fisica nucleare austriaca
Marietta Blau, la fisica delle particelle cinese Chien-Shiung Wu
e la fisica italiana Milla Baldo Ceolin.
Ieri sera la loro storia è stata rappresentata nello
spettacolo "La forza nascosta, scienziate nella fisica e nella
storia", andato in scena al teatro Miela, in occasione della
Giornata Internazionale delle Donne e Ragazze nella Scienza.
L'iniziativa ha messo in luce anche in generale il contributo
delle donne alla fisica. Sul palco c'erano Elena Ruzza, attrice,
Fè Avouglan, soprano, e Gabriele Braga, pianista.
Anna Ceresole, una delle ideatrici dello spettacolo, ha
spiegato che il progetto "è nato a Torino cinque anni fa da una
collaborazione tra scienziate, artiste, una studiosa di
intelligenza artificiale e una di storia delle donne che
volevano comunicare la scienza e la cultura in un modo nuovo. Ci
siamo cimentate in un racconto di quattro fisiche del Novecento,
poco conosciute e poco riconosciute, che hanno dato un apporto
fondamentale alla nascita della meccanica quantistica e della
fisica moderna e che vanno ricordate come un esempio". Nella
narrazione si intrecciano le vicende umane, di vita e di lavoro
delle quattro donne.
"Trieste per noi - aggiunge Ceresole - era un grande
desiderio, perché è una città che trasuda cultura e storia, e ha
tanti istituii scientifici prestigiosi, che sono templi per la
ricerca e che sono in connessione con la tecnologia".
Lo spettacolo è stato prodotto dalla Sezione Infn di Torino
con il Dipartimento di Fisica dell' Università di Torino,
l'Associazione Terra Terra, Almateatro e il Teatro Baretti.
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