"Fino a quando la religione
islamica non avrà firmato l'accordo con la Repubblica italiana",
come le altre religioni che si sono "impegnate a rispettare le
nostre leggi", "noi non dobbiamo lasciare loro neanche mezzo
metro quadro di spazio. Non sono qua per integrarsi, sono qua
per occupare pezzi di Italia. Si parla in questi giorni di
femminicidio: cedere pezzi di Monfalcone, Milano, Roma a una
religione che per molti dei suoi praticanti ritiene che la donna
valga meno dell'uomo io non lo permetterò mai, perché se ritieni
che la donna vale meno dell'uomo torni nel tuo paese". Lo ha
detto il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini,
durante un incontro elettorale a Monfalcone (Gorizia), a
sostegno del candidato sindaco Luca Fasan.
Al centro del dibattito la sentenza del Consiglio di Stato
che ha accolto il ricorso del Comune di Monfalcone, che chiedeva
il ripristino della destinazione d'uso di edifici che i centri
culturali islamici usavano per la preghiera.
"Se uno apre una chiesa abusiva - ha spiegato a margine -
gliela chiudono, se uno apre un tempio ebraico abusivo glielo
chiudono: non si capisce perché debbano esistere luoghi di
ritrovo di culto islamico abusivi. Chiedo il rispetto della
legge e la sottoscrizione di un accordo con la Repubblica
italiana, come hanno fatto tutte le altre confessioni. Il nuovo
sindaco di Monfalcone non potrà andare contro legge", ha
concluso.
Durante la visita di Salvini era previsto anche un
sopralluogo in alcuni punti critici della città, tra cui la zona
della moschea, poi saltato, è stato spiegato, per impegni
istituzionali del ministro.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA