/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Del Din rievoca la sua missione, 'vorrei conoscere il risultato'

Del Din rievoca la sua missione, 'vorrei conoscere il risultato'

Nel 1944 consegnò un rapporto segreto al comandante del Soe

UDINE, 01 maggio 2025, 16:38

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Anche a me piacerebbe conoscere a fondo il risultato della missione alla quale partecipai": con queste parole Paola Del Din ha rievocato, durante la presentazione, ieri a Udine, del volume La Osoppo-Friuli e le missioni segrete italiane e alleate di Jurij Cozianin, la propria esperienza nella Resistenza, intrecciata con la memoria del fratello Renato, caduto il 25 aprile 1944 in un'azione partigiana.
    Del Din, allora ventenne, fu reclutata nel luglio dello stesso anno per una delicata missione. Dopo aver ricevuto un rapporto segreto sul fronte orientale, contenente informazioni strategiche su possibili divergenze tra gli alleati occidentali e l'Urss, lo portò attraversando la Linea gotica fino a Firenze e poi a Roma, per consegnarlo personalmente al comandante dello Special operations executive.
    Il racconto ha evidenziato anche la difficoltà del dopoguerra, il silenzio che calò attorno alla sua famiglia dopo la morte del fratello, e il sospetto che per anni ha accompagnato chi, come lei, aveva operato in quei contesti.
    "Quel mio viaggio - ha ricordato - cominciò con un'avventura notturna a Fagagna, proseguita poi tra treni, carri trainati da buoi e contatti partigiani. Era la conferma che non eravamo stati dimenticati".
    Il volume dà voce anche a testimonianze, come quella dell'agente britannico Ronald Taylor, che scrisse: "Nessuna attività sarebbe stata possibile senza il pieno appoggio, l'assistenza e il coraggio dei partigiani e dei friulani. In quelle povere case eravamo accolti con la più calda ospitalità".
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza