A Val Melania un nuovo Civico Giusto.
Il Progetto di Romabpa torna per ricordare gli angoli di Roma
che durante l'occuapzione nazifascista non si sono girati
dall'altra parte.
Domani sarà ricordata la parrocchia del SS
Redentore che nascose tra gli altri anche il padre costituente e
presidente del Parlamento Europeo Emilio Colombo.
"Continua il nostro paziente lavoro che mira a rimettere la
storia al suo posto. Un percorso che presto riguarderà altri
progetti utili a far conoscere meglio la nostra città, le sue
storie e il coraggio dei suoi figli migliori. Un percorso corale
e appassionato che vede protagonisti scuole, storici e
personaggi della cultura legati a Roma", è quanto afferma Paolo
Masini, ideatore e coordinatore del progetto e presidente
dell'associazione Roma Bpa - Mamma Roma e i suoi figli
migliori.
Per Paolo Marchionne, Presidente del Terzo Municipio, che ha
sostenuto il progetto: "Si tratta di storie entusiasmanti,
singoli atti di straordinario impegno, passione, coraggio,
antifascismo che, moltiplicati, hanno permesso al nostro Paese
di riguadagnare pace e libertà oltre che a salvare vite umane da
violenza e barbarie. Storie che senza l'impegno di Romabpa
rischiavano di essere dimenticate e cadere nell'oblio".
La storia è raccontata in un minidoc visibile attraverso il qr
code inciso sul "Civico Giusto", una mattonella in bronzo, opera
artistica di Dante Mortet.
Adolfo Petriconi e don Parisio Curzi, parroco e vice parroco
della chiesa del SS. Redentore a Val Melaina negli anni '40 si
esposero personalmente per nascondere perseguitati politici nei
locali della parrocchia. Tra questi il giovane Emilio Colombo
che diventerà negli anni un importante esponente del panorama
politico italiano ed europeo. I due sacerdoti conobbero il duro
carcere di Regina Coeli e sfuggirono alla condanna a morte solo
grazie all'intervento del Vaticano.
Come previsto dal format del progetto, le storie sono
ricostruite dai ragazzi delle scuole del quartiere attraverso
interviste, raccolta di documenti, ricerca di foto d'epoca.
Hanno partecipato a questo "civico" gli studenti dell'Istituto
Bramante.
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