''Se c'è un'opera in cui la musica si
fa teatro questa è I puritani''. Il maestro Roberto Abbado parla
così del capolavoro di Vincenzo Bellini che dirigerà il 19
aprile all'Opera di Roma nella lettura del regista Andrea De
Rosa. Il dramma del compositore siciliano torna sul palcoscenico
del Teatro Costanzi dopo una assenza di 32 anni interrotta, in
piena pandemia, dal successo dell'esecuzione in forma di
concerto il 23 gennaio 2021. Nel cast di voci spiccano il tenore
americano John Osborn nel ruolo di Lord Arturo Talbo e il
soprano inglese Jessica Pratt che sarà Lady Elvira Valton,
interpretata anche nel concerto in streaming dell'anno scorso.
In questo nuovo allestimento - come nella versione proposta
senza pubblico in sala - Abbado guiderà l'Orchestra seguendo la
partitura integrale, con i tagli decisi dall'autore prima del
debutto assoluto a Parigi il 24 gennaio 1835. "Sono molto felice
di dirigere questo sublime lavoro di Bellini, ingiustamente poco
rappresentato oggi - ha detto il maestro milanese -: richiede
cantanti eccezionali e il ruolo dell'orchestra è molto
sviluppato. Non ci sono grandi accadimenti, ma la musica di
Bellini, divina, rende credibile, unifica e dà un senso al
tutto, è di grande potenza. La guerra, quella civile inglese,
c'è nella drammaturgia e si sente nella musica".
"Quando abbiamo cominciato le prove - ha spiegato il regista
- quasi contemporaneamente è iniziata l'invasione dell'Ucraina.
Ho sentito il bisogno di portare qualcosa di questa grande
tragedia in un'opera in cui la guerra c'è anche se, nel
libretto, è sullo sfondo. L'ho restituita attraverso
l'ossessione e lo spavento che rivive Elvira ogni volta che si
sentono i corni nell'orchestra, i corni di guerra appunto''.
I Puritani, opera in tre atti su libretto di Carlo Pepoli,
fu composta da Bellini tra il 1834 e il 1835 ed ebbe
un'accoglienza trionfale alla prima assoluta parigina al Théâtre
des Italiens, otto mesi prima della morte prematura del
compositore, il 23 settembre 1835.
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