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I Puritani all'Opera di Roma, in scena dopo 32 anni

I Puritani all'Opera di Roma, in scena dopo 32 anni

Dramma di Bellini diretto da Roberto Abbado,regia Andrea De Rosa

ROMA, 18 aprile 2022, 14:31

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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''Se c'è un'opera in cui la musica si fa teatro questa è I puritani''. Il maestro Roberto Abbado parla così del capolavoro di Vincenzo Bellini che dirigerà il 19 aprile all'Opera di Roma nella lettura del regista Andrea De Rosa. Il dramma del compositore siciliano torna sul palcoscenico del Teatro Costanzi dopo una assenza di 32 anni interrotta, in piena pandemia, dal successo dell'esecuzione in forma di concerto il 23 gennaio 2021. Nel cast di voci spiccano il tenore americano John Osborn nel ruolo di Lord Arturo Talbo e il soprano inglese Jessica Pratt che sarà Lady Elvira Valton, interpretata anche nel concerto in streaming dell'anno scorso.
    In questo nuovo allestimento - come nella versione proposta senza pubblico in sala - Abbado guiderà l'Orchestra seguendo la partitura integrale, con i tagli decisi dall'autore prima del debutto assoluto a Parigi il 24 gennaio 1835. "Sono molto felice di dirigere questo sublime lavoro di Bellini, ingiustamente poco rappresentato oggi - ha detto il maestro milanese -: richiede cantanti eccezionali e il ruolo dell'orchestra è molto sviluppato. Non ci sono grandi accadimenti, ma la musica di Bellini, divina, rende credibile, unifica e dà un senso al tutto, è di grande potenza. La guerra, quella civile inglese, c'è nella drammaturgia e si sente nella musica".
    "Quando abbiamo cominciato le prove - ha spiegato il regista - quasi contemporaneamente è iniziata l'invasione dell'Ucraina.
    Ho sentito il bisogno di portare qualcosa di questa grande tragedia in un'opera in cui la guerra c'è anche se, nel libretto, è sullo sfondo. L'ho restituita attraverso l'ossessione e lo spavento che rivive Elvira ogni volta che si sentono i corni nell'orchestra, i corni di guerra appunto''. I Puritani, opera in tre atti su libretto di Carlo Pepoli, fu composta da Bellini tra il 1834 e il 1835 ed ebbe un'accoglienza trionfale alla prima assoluta parigina al Théâtre des Italiens, otto mesi prima della morte prematura del compositore, il 23 settembre 1835.
   

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