Francesco Stocchi, classe 1975, è il
nuovo Direttore artistico del Maxxi: entrerà in carica il 1
settembre. Stocchi lascia l'incarico di Curatore per l'arte
moderna e contemporanea al Museo Boijmans Van Beuningen di
Rotterdam, che ha ricoperto per 12 anni. E proprio dal Museo
olandese arrivano i ringraziamenti e le congratulazioni per il
nuovo incarico che gli è stato conferito da Alessandro Giuli,
presidente della Fondazione Maxxi, acquisito il parere
favorevole del Consiglio di Amministrazione.
La selezione è stata effettuata a livello internazionale a
chiamata su curricula ed è stata affidata a uno dei maggiori
gruppi specializzati nella ricerca e selezione di professionisti
di alto profilo che, al termine della propria ricerca, ha
individuato una rosa finale di otto candidati provenienti dalle
più importanti istituzioni culturali in Italia e all'estero.
Francesco Stocchi è stato scelto per la sua esperienza ricca
di progetti eterogenei e dal respiro internazionale. Avrà il
compito di progettare l'offerta culturale del Museo nazionale
delle arti del XXI secolo, punto di riferimento per la
creatività contemporanea in Italia e nel mondo.
Francesco Stocchi è stato dal 2012 curatore di arte moderna e
contemporanea presso al Van Beuningen di Rotterdam, dove ha
progettato mostre tematiche che vanno dallo storico, come
Brancusi-Rosso-Man Ray Framing Sculpture, Minimal Myth o Richard
Serra Drawings, allo sperimentale come Le Mirroir Vivant di Alex
da Corte.
È stato co-curatore, con il compositore Alexandre Babel, del
padiglione svizzero di Latifa Echakhch alla 59a Biennale di
Venezia e, nel 2021, parte del team curatoriale della 34a
Biennale di San Paolo.
Attivo anche sulla scena nazionale, è stato responsabile del
programma espositivo della Fondazione Memmo di Roma e della
Fondazione Carriero di Milano, dove ha organizzato numerose
mostre monografiche di artisti contemporanei. Recentemente, ha
curato l'ampia monografica dedicata a Leandro Erlich a Palazzo
Reale di Milano, e a Roma, alla Galleria Borghese, la mostra
Gesti Universali, di Giuseppe Penone.
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