"Essere persone in carne e ossa e simboli della Repubblica può essere complicato.
C'è un vantaggio però: un simbolo non invecchia mai se ciò che rappresenta resta vitale".
Con la loro impeccabile uniforme e l'imponente statura,
l'elmo adornato con crini di cavallo e la corazza stretta sul
petto, i Corazzieri sono da oltre settant'anni le Guardie
d'Onore del Presidente della Repubblica, i tutori della sua
sicurezza e un simbolo dello Stato italiano. La loro
quotidianità, fatta di dedizione, disciplina e sacrificio, viene
svelata e raccontata per la prima volta in televisione domani
mercoledì 27 dicembre in seconda serata su Rai1 nell'esclusivo
documentario "I Giganti del Quirinale". E' prodotto da Gloria
Giorgianni per Anele in collaborazione con Rai Documentari,
realizzato grazie alla preziosa collaborazione dell'Ufficio per
la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica e
del Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri.
Con la voce narrante di Massimo Popolizio, scritto da Marco
Dell'Omo e diretto da Fabrizio Marini, il documentario porta al
pubblico di Rai1 un racconto originale e immersivo nella vita
delle guardie del Presidente della Repubblica: per la prima
volta le telecamere entrano nella Caserma del Reggimento
Corazzieri "Alessandro Negri di Sanfront", per restituire il
ritratto di una professione militare dall'alto valore simbolico
attraverso le inedite testimonianze del Tenente Colonnello
Emiliano Zatelli, del Maresciallo Walter Cimmino, del Corazziere
Scelto Matteo Camuffo e del Corazziere Riccardo Procida, oltre a
suggestive riprese e filmati di repertorio che vedono i militari
durante lo svolgimento del loro incarico a servizio del Capo
dello Stato. Dietro ai simboli e ai distintivi su elmi e
corazze, con cui trasmettono sicurezza, saldezza, fiducia,
dietro alla fierezza e al solenne rigore nello svolgere
coreografie centenarie, si svela un'esistenza fatta di rigidi
addestramenti quotidiani in tutte le discipline militari, ma
anche di momenti di vita collettiva caratterizzati da un forte
senso di appartenenza.
Il documentario si conclude con il racconto della ricorrenza più
importante dell'anno per i Corazzieri, il 2 giugno, la Festa
della Repubblica.
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