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Cgil, riforma azzera del 90% domande invalidità a Frosinone

Cgil, riforma azzera del 90% domande invalidità a Frosinone

Città campione per riforma Disabilità, 'cancellati i diritti'

ROMA, 05 febbraio 2025, 15:42

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Cgil di Latina e Frosinone denuncia "con forza il drammatico azzeramento delle domande di invalidità civile nella provincia di Frosinone". "Altro che riforma della disabilità, qui si stanno cancellando i diritti dei più deboli!" afferma il segretario della Cgil di Latina e Frosinone, Giuseppe Massafra.
    "A seguito della riforma introdotta, migliaia di persone - sostiene - non sono riuscite nemmeno a ottenere il certificato medico necessario per presentare la domanda di invalidità civile. Questo significa la perdita di diritti fondamentali come l'indennità di accompagnamento, la pensione di invalidità civile, il riconoscimento dei benefici previsti dalla Legge 104 o il collocamento obbligatorio per le persone con disabilità".
    Secondo i dati raccolti dalla Cgil, confrontando il numero di domande presentate nel 2025 con quelle registrate alla stessa data nel 2024, si registra un crollo del 90%. Un dato allarmante che dimostra come la riforma stia, di fatto, impedendo alle persone con disabilità di accedere ai loro diritti. La procedura nel mese di gennaio non funzionava.
    "I medici non possono trascorrere ore davanti al computer per compilare un certificato medico, reso sempre più complesso da richieste innumerevoli, alcune di queste del tutto inutili. A gennaio la procedura era farraginosa e funzionava a singhiozzo, ora non andiamo meglio, siamo di fronte a una vera paralisi. E chi riesce a ottenere un certificato medico, lo fa a caro prezzo, con costi che lievitano proprio a causa del tempo necessario per redigerlo" prosegue Massafra.
    La provincia di Frosinone è una delle nove province scelte per la sperimentazione della riforma. Anche nelle altre otto città, secondo la Cgil, si è verificato un azzeramento pressoché totale delle domande di invalidità civile. "L'Inps - osserva il sindacalista - nonostante la gravità della situazione, non ha ancora pubblicato alcun dato ufficiale su un tema così importante. Il Governo deve assumersi la responsabilità di questa situazione inaccettabile".
    "Non è ammissibile - conclude - portare avanti una sperimentazione sulla pelle delle persone, soprattutto dei più deboli. Chiediamo interventi immediati per risolvere questa situazione e garantire alle persone con disabilità l'accesso ai loro diritti senza ostacoli insormontabili. La riforma deve partire dai bisogni reali delle persone, non da slogan privi di fondamento".
   

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