La Cgil di Latina e Frosinone
denuncia "con forza il drammatico azzeramento delle domande di
invalidità civile nella provincia di Frosinone". "Altro che
riforma della disabilità, qui si stanno cancellando i diritti
dei più deboli!" afferma il segretario della Cgil di Latina e
Frosinone, Giuseppe Massafra.
"A seguito della riforma introdotta, migliaia di persone -
sostiene - non sono riuscite nemmeno a ottenere il certificato
medico necessario per presentare la domanda di invalidità
civile. Questo significa la perdita di diritti fondamentali come
l'indennità di accompagnamento, la pensione di invalidità
civile, il riconoscimento dei benefici previsti dalla Legge 104
o il collocamento obbligatorio per le persone con disabilità".
Secondo i dati raccolti dalla Cgil, confrontando il numero di
domande presentate nel 2025 con quelle registrate alla stessa
data nel 2024, si registra un crollo del 90%. Un dato allarmante
che dimostra come la riforma stia, di fatto, impedendo alle
persone con disabilità di accedere ai loro diritti. La procedura
nel mese di gennaio non funzionava.
"I medici non possono trascorrere ore davanti al computer per
compilare un certificato medico, reso sempre più complesso da
richieste innumerevoli, alcune di queste del tutto inutili. A
gennaio la procedura era farraginosa e funzionava a singhiozzo,
ora non andiamo meglio, siamo di fronte a una vera paralisi. E
chi riesce a ottenere un certificato medico, lo fa a caro
prezzo, con costi che lievitano proprio a causa del tempo
necessario per redigerlo" prosegue Massafra.
La provincia di Frosinone è una delle nove province scelte per
la sperimentazione della riforma. Anche nelle altre otto città,
secondo la Cgil, si è verificato un azzeramento pressoché totale
delle domande di invalidità civile. "L'Inps - osserva il
sindacalista - nonostante la gravità della situazione, non ha
ancora pubblicato alcun dato ufficiale su un tema così
importante. Il Governo deve assumersi la responsabilità di
questa situazione inaccettabile".
"Non è ammissibile - conclude - portare avanti una
sperimentazione sulla pelle delle persone, soprattutto dei più
deboli. Chiediamo interventi immediati per risolvere questa
situazione e garantire alle persone con disabilità l'accesso ai
loro diritti senza ostacoli insormontabili. La riforma deve
partire dai bisogni reali delle persone, non da slogan privi di
fondamento".
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