Dove oggi ci sono edifici dell'Ama
dismessi sorgerà un nuovo spazio urbano di 2 ettari, con una
nuova piazza, un parco pubblico attrezzato, parcheggi pubblici
interrati, uffici, servizi sociosanitari oltre a residenze
private realizzate secondo i più avanzati standard di impatto
ambientale sostenibile ed efficienza energetica, moderne
tecnologie e consumo limitato del suolo. È il futuro dell'area
di piazzale Caduti della Montagnola, nell'VIII Municipio di Roma
al termine di un radicale intervento di rigenerazione urbana da
100 milioni di euro. A presentarlo oggi in Campidoglio
il sindaco Roberto Gualtieri con l'assessore all'Urbanistica
Maurizio Veloccia, l'assessora al Ciclo dei Rifiuti Sabrina
Alfonsi, il presidente di Ama Bruno Manzi e il presidente
dell'VIII Amedeo Ciaccheri. In Comune si immagina entro il 2025
di poter fare partire le richieste di permesso di costruire, e
quindi partire con i lavori dal 2026. Le linee programmatiche
dell'intervento sono state approvate con una delibera della
Giunta su istanza del gestore del fondo Ambiente, che si occupa
della valorizzazione degli immobili di proprietà Ama in via di
dismissione. Si tratta della prima applicazione a Roma
dell'art.3 della Legge regionale di Rigenerazione urbana che
solitamente è applicata su singoli edifici e che verrà attuata
mediante un programma votato dall'Assemblea Capitolina. Il
progetto riguarderà un'area di 20.300 mq compresa tra Via
Francesco Acri, Via Nicola Spedalieri e Via Baldassarre
Castiglione e sarà definito attraverso l'indizione di un
concorso internazionale di progettazione, che comprenderà anche
il nuovo Museo per le auto storiche della Polizia di Stato in
sostituzione di quello ospitato fino allo scorso anno nella ex
Fiera di Roma. Verrà scelto il masterplan con la proposta che
meglio interpreta i principi alla base della rigenerazione del
quadrante: valorizzazione del patrimonio di Ama spa, impatto
positivo sul tessuto urbano di riferimento e aumento delle
dotazioni pubbliche e miglioramento della qualità ambientale e
architettonica dello spazio insediato. L'intervento dovrà,
infatti, promuove le tecniche di bioedilizia più avanzate,
assicurando i più elevati livelli di efficienza energetica e lo
sviluppo delle fonti rinnovabili nel rispetto della normativa
vigente. I cantieri dell'opera partiranno al termine della fase
autorizzativa e di quella progettuale e, una volta conclusi,
trasformeranno radicalmente l'area coinvolta che, attualmente,
ospita anche la sede operativa Ama di zona del VIII Municipio
che sarà ricollocata in un sito più funzionale e meno impattante
sul contesto urbano.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA