"Orfeo. Opera rock" ma in realtà
anche classica e punk, un caleidoscopio che spazia tra generi
artistici, dalla tragedia al cabaret: mercoledì 12 febbraio sul
palco del Teatro India prende la scena questo spettacolo, esito
finale del laboratorio diretto da Elvira Frosini e Daniele
Timpano, con le attrici e gli attori del Corso di
Perfezionamento del Teatro di Roma.
È un progetto del Teatro di Roma questo spettacolo inedito di
teatro musicale, scritto dallo stesso Timpano con il musicista
Marco Maurizi tra il 1994 e il 1997.
L'opera mescola elementi di diversi generi musicali, dal rock
al metal, dalla musica classica al punk, con testi che spaziano
dalla tragedia greca al fumetto, dal cabaret al musical,
affrontando temi contemporanei come l'amore, la morte, la
libertà, la giustizia, con un linguaggio ironico e provocatorio,
attraverso i suoi protagonisti: una Euridice dal sesso
indefinito e un effeminato Orfeo e, come antagonista, un satiro
golpista clerico-fascista. Un misto di suggestioni proto-LBGTQ e
omofobia, di inquietudini politiche e comicità, con omaggi al
The Rocky Horror Picture Show come a Tommy degli Who, a Jesus
Christ Superstar come all'Orfeo 9 di Tito Schipa Jr, a Claudio
Monteverdi come ai Black Sabbath, a John Cage come ai Ramones,
ad Anton Webern come ai concept album di Frank Zappa o ai King
Crimson, con reminiscenze dei libretti secenteschi scritti per
il melodramma da Ottavio Rinuccini e Alessandro Striggio ma
anche dei fumetti di Neil Gaiman, Don Backy, Go Nagai e Masami
Kurumada.
Orfeo è un'opera di teatro musicale inedita scritta da
Daniele Timpano con il musicista Marco tra il 1994 e il 1997,
quando gli autori avevano tra i 20 ed i 23 anni, non avevano una
compagnia e non facevano teatro, e così sia il testo che la
partitura sono rimasti totalmente inediti per anni. Ne esisteva
soltanto un demotape provvisorio, registrato in fretta con un
Fostex 4 Tracce, in cui lo stesso Maurizi suonava tutti gli
strumenti e cantava tutti i personaggi.
"Alcune copie di questa musicassetta fatta in casa hanno
circolato per anni tra un ristretto gruppo di persone ma nessuna
registrazione ufficiale, né tantomeno alcuno spettacolo
teatrale, videro mai la luce" raccontano i Frosini/Timpano.
Si tratta insomma di un'opera inedita e complessa che
prevedrebbe almeno una ventina di cantanti, una trentina di
musicisti, scene, costumi ed un buon numero di coreografie e
balletti, che Elvira Frosini e Daniele Timpano (con la direzione
musicale di Marco Maurizi) sono riusciti finalmente a presentare
al pubblico in questa prima ipotesi di messa in scena integrale
il 12 febbraio del 2025 a chiusura di un mese di lavoro
intensivo con 17 attori e attrici del Corso di perfezionamento
del Teatro di Roma che hanno ora la stessa età che avevano gli
autori quando hanno scritto l'opera.
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