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Truffa da 3 milioni ai danni della poetessa Gemma Bracco

Truffa da 3 milioni ai danni della poetessa Gemma Bracco

La moglie dell'ex ministro Baratta era sola in casa al centro di Roma

ROMA, 18 febbraio 2025, 17:41

Redazione ANSA

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Truffata e rapinata, la vittima è la poetessa Gemma Bracco - RIPRODUZIONE RISERVATA

Truffata e rapinata, la vittima è la poetessa Gemma Bracco - RIPRODUZIONE RISERVATA

Prima la truffa con il trucco del finto incidente stradale poi le minacce e la rapina. Maxi colpo da tre milioni di euro in pieno centro storico a Roma. Vittima Gemma Bracco, poetessa 80enne vincitrice di diversi premi e moglie dell'ex ministro Paolo Baratta. La polizia ha arrestato uno dei responsabili, un 35enne napoletano. Ora le indagini vanno avanti per risalire ai complici.

Era il 4 ottobre scorso quando la vittima viene contattata da un finto avvocato che esordisce al telefono: "Si sieda perché le devo dare una brutta notizia". L'uomo le racconta che la figlia a Venezia ha investito una donna, ricoverata in ospedale in gravi condizioni. Entra poi in scena anche un finto maresciallo dei carabinieri. I due la convincono a versare subito 6.500 euro per evitare conseguenze peggiori alla figlia. Inviano un complice nella sua casa al centro di Roma, dove la donna in quel momento si trova da sola e la tengono costantemente al telefono per ore, evitando che possa essere contattata da altri.

La vittima, in apprensione per la figlia, consegna ai truffatori la somma richiesta, oltre ad alcuni monili in oro. Inizia poi una vera e propria escalation con chiamate che si susseguono e che si traducono anche nell'accesso, a più riprese, dei complici all'interno dell'appartamento. In preda alla preoccupazione per la figlia, l'anziana non si esime neppure dall'aprire la cassaforte consegnando lingotti d'oro. Ma a un certo punto la situazione degenera.

Nel tardo pomeriggio uno dei truffatori, all'ennesima pretesa, minaccia la donna di "spezzarla in due" e di "scaraventarla dalla finestra", saccheggiando cassetti e mobili prima di andar via. Solo a quel punto l'anziana riesce a contattare la figlia e, al suo arrivo, a dare l'allarme alla polizia.

Complessivamente il bottino tra soldi, monili e lingotti d'oro ammonta a circa 3 milioni di euro. Gli agenti della Squadra mobile, coordinati dalla Procura, sono risaliti a uno dei responsabili. È stato incastrato dai video delle telecamere e di tabulati del cellulare. All'uomo vengono contestati i reati di truffa e di rapina aggravati. Un giorno il 35enne avrebbe scaraventato la donna su una sedia minacciandola di tirargliela addosso. 

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