Dal 10 aprile al 15 ottobre è
ospitato negli ipogei del Colosseo, nel nuovo allestimento
permanente dedicato agli Spettacoli nell'Arena, un nuovo
protagonista: grazie al prestito garantito dal Museo
Archeologico al Teatro Romano di Verona, la straordinaria testa
lapidea di gladiatore dell'inizio del I sec. d.C., proveniente
dall'Anfiteatro di Verona della prima metà del I secolo d. C.
(la cosiddetta Arena), entra a far parte del percorso di visita
curato da Alfonsina Russo, Federica Rinaldi e Barbara Nazzaro,
contribuendo ad ampliare la conoscenza sul mondo dei gladiatori
e sulla loro complessa organizzazione.
La testa lapidea appartiene con ogni probabilità alla
tipologia del "gallo" (Gallus), ovvero a quella categoria di
gladiatori che, come il sannita e il trace, prende origine dalla
provenienza geografica dei popoli nemici di Roma. In
particolare, la testa lapidea veronese si aggiunge
all'allestimento esistente che già prevede la suggestiva
proiezione olografica con i gladiatori che avanzano dal buio del
criptoportico orientale (realizzata da Katatexilux su idea e
curatela di Federica Rinaldi), il mosaico bianco e nero del II
sec. d.C. con scena di caccia, i gradini della cavea con i
graffiti riproducenti i combattimenti tra gladiatori e gli
inseguimenti tra animali, le lucerne, i modelli di montacarichi
e i sistemi di sollevamento di uomini e animali, veri apparati
tecnologici ante litteram. Tutti questi reperti sono posti in
dialogo con le riproduzioni al vero delle armature dei
gladiatori nelle diverse tipologie del reziario, del secutor,
del trace, del mirmillone, del provocator e dell'oplomachus,
facenti parte della collezione del Parco.
Con l'arrivo del reperto dall'Arena di Verona il Parco
archeologico del Colosseo conferma la volontà di ospitare ogni
anno a rotazione un reperto proveniente da quei musei e luoghi
della cultura del sistema museale nazionale, in grado di offrire
un contributo alla storia dei gladiatori nel mondo antico.
Contestualmente, per rendere ancora più forte il legame tra i
due anfiteatri, il Parco archeologico del Colosseo ha accolto la
richiesta di prestare al Museo veronese una lastra marmorea con
graffita la testa di un gladiatore sprovvisto di elmo e quindi
probabilmente riconoscibile con un reziario, identificato anche
dal nome Delicatus, che verrà esposta nella sezione dedicata
all'Arena nel Museo Archeologico al Teatro Romano, con un
progetto espositivo a cura di Francesca Morandini.
"La creazione di relazioni culturali tra istituzioni è
fondamentale per promuovere le collezioni museali, ma anche per
costruire ponti che abbiano lo scopo di arricchire le comunità e
di favorire la crescita collettiva", dichiara Alfonsina Russo,
direttrice del Parco archeologico del Colosseo.
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