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Al via Piuscuola per dare aiuto a studenti e famiglie straniere

Al via Piuscuola per dare aiuto a studenti e famiglie straniere

Ogni anno a Roma mille giovanissimi immigrati

ROMA, 01 maggio 2025, 19:58

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il ciclo scolastico sta entrando in fase conclusiva,dal 7 giugno la maggioranza delle scuole resterà chiusa fino a settembre. Durante tutti questi mesi, gli immigrati che arrivano in età tra i 6 e i 16 anni troveranno assai difficile iscriversi a scuola, come viene richiesto dalle norme sul diritto allo studio; le richieste per nuovi ingressi hanno un'alta probabilità di venire collocate in lista d'attesa, poiché le scuole hanno già strutturato le classi. Invece, per il neo arrivato da è importante conoscere subito la scuola che andrà a frequentare a settembre e utilizzare il lungo periodo estivo per prepararsi a vivere nel nuovo contesto.
    Si stima che ogni anno arrivino a Roma circa 1.000 immigrati in età scolare; sono bambini e ragazzi che hanno lasciato gli affetti più cari, per entrare in una nuova famiglia pressoché sconosciuta o che approdano senza genitori per farsi strada da soli. Non conoscono l'italiano , lingua indispensabile per lo studio e la formazione professionale. La politica delle scuole aperte, saggiamente incentivata dal Comune di Roma, sta moltiplicando i centri estivi con attività culturali e sportive, dove i nuovi arrivati potranno cominciare ad ambientarsi e coltivare le prime amicizie. Cruciale pertanto è diffondere l'informazione in merito alle opportunità educative, con messaggi mirati alle comunità straniere, incentivare i genitori a iscrivere subito i figli a scuola, nonché sostenere le scuole nella fase della prima accoglienza.
    Il 30 aprile è stato inaugurato lo Sportello Piuscuola, una iniziativa compresa nel progetto Lumen con cui l'Ufficio Scolastico Regionale Lazio partecipa al finanziamento FAMI, finalizzato all'integrazione degli studenti stranieri. Piuscuola offre un tutor per agevolare l'iscrizione, informare le famiglie su diritti e doveri riguardo all'istruzione, accompagnarle nell'utilizzo del registro elettronico. Il servizio è di facile accesso tramite numero dedicato 327 539 5103 e resterà aperto durante l'estate, proprio per diffondere le molteplici iniziative educative e sociali, dove adulti e minori immigrati possono imparare l'italiano e socializzare con gli italiani.
    Sportello Piuscuola è una nuova iniziativa che va innestare a livello istituzionale un'esperienza portata avanti su base volontaria. Il servizio Discol ha funzionato con un piccolo gruppo di volonterosi esperti che in 35 mesi hanno curato l'iscrizione per 630 alunni immigrati che erano stati rifiutati da varie scuole di Roma. "Questa esperienza ci ha insegnato molte cose, spiega Paola Piva coordinatrice della Rete Scuolemigranti, abbiamo potuto mappare un'ampia varietà di situazioni e rubricare le principali criticità che ostacolano l'iscrizione tempestiva dei neo alunni stranieri".
    Particolare attenzione è dedicata ai neo alunni da inserire nell'istruzione superiore. "Scegliere l'indirizzo giusto -racconta Irene De Angelis Curtis responsabile di Piuscuola - è difficile un po' per tutti gli studenti, data la varietà dell'offerta, ma chi ha studiato in un altro paese si trova a dover conciliare le proprie aspirazioni con la preparazione richiesta dai nostri programmi scolastici. Inoltre il ragazzo deve scegliere insieme genitori, con i quali probabilmente ha scarsa confidenza". Il minore straniero non accompagnato si trova spesso a dover scegliere tra studio e lavoro, dovendo affrettare il raggiungimento dell'autonomia economica al compimento dei 18 anni. "Sportello Piuscuola - precisa De Angelis Curtis - è in dialogo con gli istituti che sono già strutturati nell'accoglienza di studenti immigrati che offrono anche la scuola serale. Intendiamo diffondere buoni esempi in tutte le scuole superiori".
    La gestione di Piuscuola è affidata al Centro Servizi Volontariato Lazio, come partner del progetto Lumen. "La dimensione triennale del nostro impegno", ritiene Massimiliano Trulli, capo progetto, "è sufficiente per innescare un processo di apprendimento nel sistema, così da appianare gli ostacoli culturali e organizzativi in modo duraturo, permanente, alla chiusura del progetto".
    L'intero Progetto Lumen è guidato dall'Istituto comprensivo "Gianni Rodari" che ha sede nella periferia Est di Roma. Sono partner altri 13 scuole, l'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.
   

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