"Mi dispiace di essere stato un
grosso problema per te, mi hai dato tutto, tutto quello che
volevo, ma non ti ho fatto nemmeno un piccolo regalo, nemmeno
una piccola cosa, e ora non so se avrò mai il tempo di darti
amore, tutto l'amore che non ti ho dato in questi 23 anni della
mia vita: anche se il mondo mi umilia, mi insulta, mi calpesta,
tu sei tutto per me anche se non ci credi". Lo scrive Mark
Samson, il 23enne che il 26 marzo scorso ha ucciso la sua ex
fidanzata Ilaria Sula, in una lettera inviata dal carcere alla
madre. La donna è indagata dalla Procura di Roma di concorso in
occultamento di cadavere per avere aiutato il figlio a ripulire
la scena del crimine.
Nella missiva scritta in filippino Samson, difeso
dall'avvocato Fabrizio Gallo, si rivolge alla madre affermando:
"se ci sarà ancora la possibilità di legare tra me, te e papà,
non sprecherò questa opportunità". Il 23enne ha parole anche per
il padre. "Ora che mi manchi - afferma - tanti ricordi mi
attraversano la mente: quando abbiamo costruito un aquilone e
l'abbiamo fatto volare. Tu sei il campione della mia vita,
continui a lavorare sodo. Spero che un giorno sarò come te. Sei
la mia più grande ispirazione. Non mi hai mai lasciato solo,
anche se ero io ad allontanarmi, eri tu ad avvicinarti sempre di
più a me. Grazie per essere stato mio padre".
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