"Quelle che mi sono state contestate
sono solo violazioni formali che attengono aspetti tecnici".
Così Pietro D'Alema puntualizza, tramite il suo legale Corrado
Pagano, la sua posizione dopo il rinvio a giudizio da parte del
gup Alessia Solombrino per la gestione della discarica di
Scarpino, quando era amministratore delegato.
"Di fatto - prosegue il legale - le posizioni più gravi sono
cadute, con un proscioglimento, mentre sono rimaste le
violazioni contravvenzionali". Il gup ieri aveva prosciolto la
dirigente della provincia Cecilia Brescianini (difesa
dall'avvocato Silvia Morini) e il responsabile del laboratorio
di Amiu Paolo Cinquetti (avvocato Antonio Rubino). Oltre a
D'Alema sono stati rinviati a giudizio Carlo Sacco (avvocato
Giuseppe Maggioni), responsabile della discarica, Paola
Fontanella (avvocato Cesare Manzitti), per la quale è caduta
l'accusa più pesante di abuso d'ufficio mentre sono rimasti gli
addebiti minori, e Maurizio Balleri (avvocato Sabrina Franzone)
responsabile delle attività tecniche di Scarpino.
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