Sono oltre 200 i lavoratori di Amiu che sotto palazzo Tursi, sede del Comune, stanno protestando contro la delibera di indirizzo che sancisce il primo passaggio dell'aggregazione con Iren Ambiente. La protesta, sotto forma di assemblea sindacale, è stata indetta da Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, ma non dalla Cgil. L'accesso a palazzo Tursi è blindato da transenne e cordoni di polizia. I lavoratori hanno accesso alcuni fumogeni e aperto uno striscione in solidarietà con il lavoratore di Amiu bonifiche che ieri è stato denunciato dalla polizia municipale per aver insultato il sindaco di Genova Marco Doria. In aula vengono presentati gli emendamenti alla delibera: sono finora 63, ma altri potrebbero arrivare in mattinata. Il voto è previsto nel pomeriggio. Alla seduta stanno assistendo alcuni comitati contrari alla delibera e una delegazione di commercianti che protestano contro l'aumento della Tari.
I lavoratori, ora sono circa 200, dopo un presidio con cori e fumogeni davanti a palazzo Tursi hanno dato vita a un corteo verso piazza Corvetto. Intanto in Comune la seduta è stata sospesa dopo che la giunta ha presentato un emendamento alla prima versione della delibera, già superata da successive modifiche, sollevando le proteste dell'opposizione che ha parlato di 'dilettantismo'. Il presidente del Consiglio Giorgio Guerello ha sospeso la seduta convocando la conferenza capigruppo.
Il corteo dei lavorati ha poi raggiunto la Sopraelevata e il traffico è rimasto bloccato per un breve periodo. Poi la protesta dei lavoratori si è conclusa e un gruppo di circa 50 persone ha deciso di assistere ai lavori del Consiglio comunale in Sala Rossa.
Continua la discussione in Consiglio comunale a Genova sulla delibera per "definire i criteri operativi con cui aggregare la società partecipata per la raccolta dei rifiuti, Amiu, a Iren Ambiente Spa". La seduta pomeridiana si è aperta con l'intervento del sindaco Marco Doria che ha ribadito la volontà di "dare mandato ad Amiu a iniziare la trattativa con Iren Ambiente, l'obiettivo raggiunto sarà sottoposto nuovamente al Consiglio comunale". "Il nuovo socio apporterà capitali per realizzare gli investimenti necessari alla costruzione dei nuovi impianti - ha sottolineato - creerà le condizioni di una proroga del contratto di servizio dopo il 2020, in caso contrario la gestione del ciclo dei rifiuti verrebbe messa a gara, con rischi per i lavoratori, una delle figure che abbiamo pensato di tutelare".
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