"La nostra proposta di fusione Amiu-Iren coniugava il piano industriale e finanziario di cui necessita Amiu evitando uno spezzatino dell'azienda. Amiu aveva bisogno di un socio che la irrobustisse, la mia Giunta una proposta seria l'ha fatta''. Così il sindaco Marco Doria stamani a Palazzo Tursi in Consiglio sostiene la delibera per la fusione Amiu-Iren prima del voto favorevole dell'assemblea a rinviare la pratica al prossimo ciclo amministrativo. Il sindaco Doria ha votato contro la richiesta di sospensiva con primo firmatario il capogruppo pd Simone Farello. ''La situazione di Amiu è esplosa nel 2014, non nel 2008, i tempi per proporre una soluzione sono stati obbligati, abbiamo fatto un piano industriale credibile che nessuno mette in discussione nelle sue linee essenziali - sottolinea Doria -. Nel 2014 la discarica di Scarpino viene chiusa, a inizio 2015 viene formalizzata la richiesta di riapertura, la Conferenza dei servizi è stata aperta nella primavera 2016, la politica non può dettare i tempi agli uffici tecnici''. ''Quanto più ritardiamo l'entrata in funzione della discarica di Scarpino tanto più i costi del conferimento fuori Regione dei rifiuti solidi urbani corrono, un tema cruciale per il futuro della città, senza un partner industriale Amiu non ha le risorse per realizzare gli impianti necessari al ciclo dei rifiuti genovese'', aggiunge.
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