"Riguardo alla Pietro Chiesa è ovvio che c'è apprensione per i lavoratori, perché vogliono capire quale sarà il loro futuro ma credo che non esistano i presupposti per uno sciopero che io non condivido come misura estrema e così impattante per la città". Così il presidente dell'autorità di sistema portuale Genova-Savona, Paolo Emilio Signorini, commenta lo sciopero messo in atto nel porto di Genova che ha paralizzato il traffico cittadino. "Stiamo dialogando con il sindacato - ha spiegato - e credo che ci siano le condizioni per ricollocare i 28 lavoratori tra terminalisti e, eventualmente, Culmv, quando il piano sarà approvato. Domani ci incontreremo in Prefettura, spero che riusciremo a riannodare il dialogo anche con i sindacati, dimostrando che abbiamo a cuore la loro preoccupazione per questi lavoratori".
"Sugli incidenti, oltre al dolore per la perdita di vite umane, dobbiamo dare atto al sindacato che ha più volte segnalato queste situazioni di criticità sulla sicurezza e quindi - conclude - dobbiamo impegnarci per fare meglio".
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