Con la firma del contratto di
affidamento dei lavori e la presentazione del progetto
esecutivo, questa mattina si sono aperti ufficialmente i
cantieri per la demolizione della 'Diga' di Begato, in
Valpolcevera, a Genova. In questi giorni si sono concluse, dopo
circa nove mesi, le operazioni di trasferimento delle 374
famiglie e dei circa 650 inquilini, molti dei quali anziani.
"Questa è una giornata fausta da segnare con la pietra bianca
sul calendario come facevano gli antichi romani, avviamo
un'operazione con numerosi significati, intanto quello di
abbattere un luogo simbolo della pessima edilizia di fine anni
Settanta e dei primi anni Ottanta, il secondo è di trasformare
questo simbolo di degrado in qualcosa di più coerente con quello
che questa città vuole diventare" ha afferma il presidente della
Regione Liguria Giovanni Toti. L'intervento chiamato Restart
Begato vede protagonisti Comune di Genova, Arte Genova e Regione
Liguria. "Stiamo facendo un qualcosa che entrerà nella storia di
Genova - ha detto il sindaco Marco Bucci - una cosa di cui si
discuteva da oltre 30 anni, questo è un cambio di rotta
nell'ambito dell'edilizia sociale, vedremo se potremo farlo in
altri quartieri per smantellare quella che è stata per troppo
tempo una ghettizzazione". La gara per la demolizione bandita da
Arte e finanziata dal Comune è stata vinta da un consorzio di
imprese siciliane, la Fratelli Caschetto e Patriarca Group.
"Dopo alcune attività propedeutiche - spiega l'amministratore
unico di Arte Genova Girolamo Cotena - a giugno inizieremo a
spogliare la diga bianca e rossa all'esterno e all'interno,
mentre la demolizione vera e propria inizierà a fine settembre,
complessivamente i cantieri dureranno 18 mesi". Gli edifici di
edilizia popolare, costruiti negli anni Ottanta per soddisfare
esigenze di emergenza abitativa, saranno svuotati di impianti e
infissi prima di essere smontati meccanicamente. Anche se non è
stata riscontrata la presenza di amianto, infatti, si è deciso
di non procedere con l'esplosivo. Dopo la demolizione si partirà
con la terza e ultima fase del progetto, ovvero la realizzazione
di alcune palazzine ad alta efficienza energetica per un totale
di circa 50 appartamenti.
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