"Questo è stato un restauro
fortunato perché oltre al recupero pieno degli spazi la stanza
delle Muse ci ha regalato una sorpresa straordinaria, sulle
pareti sono emerse una serie di statue affrescate, seicentesche,
che non pensavamo fossero presenti e che si integrano
perfettamente con la volta affrescata da Domenico Paola". Lo ha
detto Lauro Magnani, delegato dal Rettore per la valorizzazione
del patrimonio artistico dell'Ateneo, presentando i lavori di
restauro del piano nobile di Palazzo Balbi Senarega a Genova. Un
valore aggiunto, è stato detto, che si unisce agli altri
capolavori del barocco genovese che fanno di palazzo Balbi
Senarega, patrimonio Unesco, "uno straordinario esempio di
architettura abitativa aristocratica seicentesca".
L'edificio, grazie a un importante lavoro di restauro, per un
impegno di circa 620mila euro, è tornato al suo antico
splendore, con la Sala la galleria e l'alcova. "Qui siamo nel
centro del barocco genovese, con affreschi di Valerio Castello,
Domenico Piola e Orazio De Ferrari - continua Magnani - con
spazi recuperati in maniera straordinaria e con arredi preparati
per gli studenti". Le sale e la galleria resteranno a
disposizione degli studenti che potranno trovare arredi
riattualizzati e diventeranno anche un biglietto da visita.
"Balbi 4 è un elemento veramente iconico della nostra università
- spiega il rettore, Federico Delfino - che può diventare una
cifra della nostra promozione anche verso l'esterno. Stiamo
pensando a percorsi che sappiano abbinare cultura e tecnologia
per attrarre visitatori attraverso la realtà virtuale".
L'aspetto progettuale e la direzione operativa è stata svolta
da forze interne e in virtù di una convenzione stipulata con la
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città
Metropolitana. "C'è stata una collaborazione tra l'Università e
il nostro laboratorio di restauro - ha ricordato la
Soprintendente Cristina Bartolini - che ha permesso di costruire
un percorso molto proficuo, dalla fase preliminare fino a quella
realizzativa".
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